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07/07/2017 08:41:00

Partanna, omicidio Lombardo: con gli ultimi arresti indagini chiuse?

 Ora non manca più nessuno. Esecutori materiali, mandanti e complici dell’omicidio di Salvatore Lombardo – avvenuto a Partanna il 21 maggio 2009 – sono stati, da oggi, tutti individuati anche se già erano tutti ‘ospiti’ delle patrie galere. Gli ultimi due correi dell’assassinio, Giuseppe Genna (pacecoto classe ’60) titolare di un noleggio auto a Petrosino e Rosario Scalia (castelvetranese, classe ’75) hanno subito due ordinanze di custodia cautelare in carcere per omicidio premeditato e aggravato dal metodo mafioso. Avrebbero, in partica, appoggiato operativamente i due assassini di Lombardo: Nicolò Nicolosi e Attilio Fogazza.
I particolari sono stati forniti stamattina durante la conferenza stampa presso la procura di Palermo, presieduta dal procuratore aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, Paolo Guido. È emerso – dalle indagini congiunte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Trapani e da quelle degli agenti delle questure di Trapani e Palermo, con il supporto del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e del ROS, coordinati dalla DDA di Palermo – che Scalia aveva seguito gli spostamenti di Lombardo, per conto di Scimonelli, attraendolo nel bar e avvisando telefonicamente, (tramite SMS) quest’ultimo. Questi, a sua volta, avrebbe subito avvisato Nicolosi e Fogazza che avrebbero poi seguito e ucciso Lombardo al suo rientro presso il bar, dopo essersi sottoposto all’obbligo di firma presso la caserma dei Carabinieri di Partanna.
Genna, invece – secondo quanto spiegato dalle forze dell’ordine in conferenza stampa – in quanto titolare di un noleggio auto, aveva messo a disposizione di Nicolosi e Fogazza dapprima una polo wolksvagen – distrutta subito dopo l’omicidio – e, poi, una seconda auto, utilizzata dagli esecutori materiali del delitto per far perdere le proprie tracce. “Genna – hanno aggiunto gli esponenti delle forze dell’ordine – ha, infatti, falsificato ora e data di uscita del veicolo nel registro dell’autonoleggio”.
Il provvedimento odierno rappresenta il completamento del percorso investigativo che, il 26 novembre 2015, aveva condotto al fermo, poiché indiziati di delitto, per i due esecutori materiali del crimine, Nicolosi e Fogazza (oggi collaboratori di giustizia) e poi, il 15 dicembre all’arresto del mandante, Giovanni Domenico Scimonelli, esponente di spicco della famiglia mafiosa di Partanna. I due collaboratori hanno, in pratica, delineato il quadro, specificando il ruolo di Genna che ha già precedenti penali ma non di tipo mafioso, e anche quello di Scalia. Tale base accusatoria di partenza, in una fase successiva, è stata confermata da un doppio filone di indagini e dai conseguenti riscontri investigativi.
“Gli arresti di oggi – ha dichiarato durante la conferenza stampa di stamattina il procuratore aggiunto della DDA di Palermo, Paolo Guido – sono il risultato dell’attività investigativa sinergica tra Carabinieri e Polizia”.
Il gruppo di investigatori, costituitosi allo scopo, ha seguito, sotto il coordinamento della DDA di Palermo, ogni dettaglio delle indagini esperite all’epoca dell’accadimento. Le ricerche – che, nei primi mesi, parevano destinate a finire su un binario morto – con gli arresti di oggi, hanno delineato definitivamente l’intera faccenda, ricostruendo l’esecuzione dell’omicidio, la cui pianificazione è avvenuta sicuramente nel contesto mafioso, riconducibile al mandamento di Castelvetrano.

Alessandro Accardo Palumbo
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Twitter: @AleAccardoP