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06/09/2017 07:07:00

Il buco nel muro della cella, così è fallita la grande fuga al carcere di Trapani

Ha creato molto scalpore la notizia, diffusa ieri da Tp24.it,di un tentativo di fuga dal carcere trapanese di San Giuliano. Il reparto da dove i quattro detenuti stavano pensando di fuggire è quello cosiddetto «aperto», cioè dove vengono messi  alcuni carcerati che hanno la possibilità di stare con le celle aperte per almeno otto ore al giorno e di parlare tra loro. 

Nella struttura penitenziaria di Trapani in quel reparto ci possono essere fino a 250 detenuti. Il problema è che a vigilare ci sono solo tre agenti, uno per piano. 

I quattro detenuti, tutti «con un alto spessore criminale alle spalle» volevano fuggire attraverso un buco che stavano scavando dentro una cella, l'ultima del reparto.Tanto,nessuno vigilava, e poi il rumore dei "lavori" era coperto dal chiacchiericcio degli altri carcerati. Poi il piano prevedeva di calarsi giù e infine raggiungere e quindi scavalcare il muro che delimita la struttura. 

 La «mente» è un detenuto che già aveva tentato altre due volte di evadere da un carcere.  Proprio la sua presenza in alcuni gruppi di detenuti ha allertato i  poliziotti penitenziari del reparto cosiddetto «aperto» del carcere (ma lui, viene da chiedersi, che ci faceva lì, dati i suoi precedenti?). 

Scoperta la cella, gli agenti hanno scoperto che avevano utilizzato comuni oggetti in metallo per fare il buco e per coprirlo, poi, con un mobiletto.

Della vicenda si occuperà la Procura della Repubblica di Trapani. 

A sottolineare la gravità di quanto sta accadendo all’interno della struttura penitenziaria di San Giuliano a Trapani è  Gioacchino Veneziano, Segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria: dalla mancanza di personale, alle carenze strutturali. Gioacchino Veneziano ci va giù duro e definisce quanto stava per accadere a San Giuliano. 

Al momento ci sono 250 agenti, di questi: 44 sono impegnati nelle traduzioni, 80 quelli occupati nell’amministrazione. In pratica abbiamo 30 agenti che coprono la mattina e 30 il pomeriggio, per il turno serale e quello notturno sono 15 e 15. In tutto questo bisogna ricordare che ogni giorno mediamente 52 agenti sono in ferie, a riposo, in congedo o in permesso sindacale. La segreteria della Uilpa polizia penitenziaria chiede così altre 80 unità. Di contro nel carcere in atto ci sono 540 detenuti così suddivisi: 100 per mafia, 373 per reati comuni, 56 per reati a sfondo sessuale, 150 stranieri.