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02/12/2017 06:00:00

Rifiuti e bilancio, le prime grane di Musumeci

 Sono rifiuti e bilancio le prime grane del presidente Nello Musumeci e della sua Giunta.

C'è una settimana di tempo per evitare che la Sicilia affronti un nuovo caos sul fronte dei rifiuti, anche se già in provincia di Trapani, per la chiusura della discarica di Borranea, è emergenza. 

E' poi scaduta l’ordinanza in base alla quale era possibile utilizzare oltre i limiti di legge gli impianti di biostabilizzazione (quelli che separano la parte umida da quella secca), che a loro volta consentono lo smaltimento in discarica di tutti i rifiuti prodotti giornalmente.

Occorre una nuova deroga per evitare che l’immondizia invada le strade. E va firmata dal ministro dell’Ambiente Giampiero Galletti il più presto possibile: Musumeci sta gestendo direttamente questo primo fronte di crisi. Musumeci sembra ottimista: «Non si bloccherà il sistema di raccolta. Stiamo studiando le soluzioni. E la prossima settimana, probabilmente mercoledì, incontrerò a Roma il ministro. Dobbiamo capire come uscire da questo calvario. Servono soluzioni alternative alle discariche».

Secondo le prime indiscrezioni, il ministro darà altri tre mesi di tempo alla Regione (in passato l’ordinanza aveva 18 mesi di validità) ma chiederà in cambio impegni rigidissimi su un nuovo Piano rifiuti e un aumento della differenziata.

Altra emergenza. L’assessore all’Economia, Gaetano Armao, è pronto a mettere sul tavolo l’emergenza-bilancio: impossibile approvarne uno entro fine anno, si punterà sull’esercizio provvisorio di due mesi ma prima occorre che gli organi del Parlamento vengano tutti eletti. 

Ieri Musumeci ha scritto a tutti i dirigenti dei dipartimenti chiedendo immediatamente una relazione sulla situazione e sulle scadenze da affrontare.

Per il resto  la giunta ha deciso di resistere, davanti alla Consulta, all’impugnativa della legge che consentirebbe il ritorno all’elezione diretta dei presidenti delle Province. È il primo braccio di ferro che si instaura fra la Regione e il governo nazionale di centrosinistra.

Rossana Titone