Piero Savona, candidato sindaco del PD alle ultime elezioni amministrative a Trapani. Sappiamo poi come sono finite ma lei ha comunque preso tanti voti.
E' la dimostrazione che il PD a Trapani non è nato con le ultime regionali ma c’era anche prima.
Ha lanciato una frecciatina a qualcuno?
No, faccio un discorso generale, bisogna partire da quello che c’è, dalle realtà che ci sono e se si lavora assieme i risultati potranno venire non solo per le amministrative, ma anche alle nazionali e forse anche alle provinciali. C’è uno scenario importante, dove, questo partito con tutti i problemi che può avere, se dovesse fare un ragionamento più sereno rispetto a quello delle ultime settimane potrebbe fare bene.
Non c’è serenità?
Diciamo che c’è una certa animosità.
Lei per chi ha votato alle regionali?
Io per Gucciardi.
Tranchida ha preso diecimila voti.
Sì, Tranchida diecimila ma Gucciardi ne ha presi undicimila.
Lei è pronto a fare il sindaco di Trapani o il deputato nazionale?
Io sono pronto a fare quello che faccio per ora. In un partito bisogna ragionare e decidere assieme. Sono un semplice iscritto, non ho incarichi di partito da circa quindici anni. Credo che il gruppo può dare dei risultati, le singolarità tante volte si perdono in mezzo alle difficoltà.
Savona entriamo in un tema da campagna elettorale. Secondo lei come si risolve l’emergenza rifiuti che vive Trapani?
Il problema di Trapani è antico. Non è mai iniziata dal 2012 la differenziata. E’ stato fatto solo un piccolo tentativo e ora ci troviamo in questa situazione drammatica con i rifiuti abbandonati in strada.
C’è chi dice che a Borranea dovrebbe scaricare solo Trapani e non altri comuni.
Non è neanche questo il problema. Se si facesse la differenziata seriamente le discariche non avrebbero ragion d’essere o comunque basterebbero per le emergenze come quella attuale. Se a Trapani conferiamo tutto in discarica è chiaro che questa non basterà mai e infatti si parla di aumentare ulteriormente la discarica, cosa che è illegale perché la legge lo vieta. La vera soluzione è quella di dare la possibilità ad una città come Trapani di uscire fuori da un blocco che dura da quindici anni. Noi abbiamo una discarica, una società che ha gestito per anni la raccolta dei rifiuti per anni, abbiamo un impianto che era di compostaggio e oggi dovrebbe essere di riciclaggio, abbiamo tutti gli ingredienti per fare un prodotto finito importante e per fare un servizio anche ai comuni vicini; perché non lo facciamo? perché non è stato fatto?Dobbiamo impegnarci per fare queste cose.
Parla già da candidato sindaco bis…
No, parlo da cittadino che conosce i problemi. Posso tranquillamente affermare che se avessimo fatto la differenziata noi cittadini trapanesi avremmo risparmiato 3 milioni e 400mila euro l’anno. Le somme buttate per non fare la differenziata a che cosa servono, a togliere solo i soldi dalle tasche dei cittadini, questo è il vero scandalo trapanese.
Savona, lei in una sua dichiarazione dice di non essere disposto a fare le primarie.
Io non ho mai detto questo. Sono stato il fautore otto mesi fa delle primarie e sono convinto che siano un bene per chi partecipa seriamente, se servono per portare avanti liturgie e fare marcamenti a uomo o a zona non servono a niente. Tra sei mesi ci sarà uno scenario diverso rispetto al passato e dobbiamo ragionare su questo. C’è una città stanca, in ginocchio e sfiduciata molto più di prima. Stanno nascendo tutta una serie di movimenti, circoli e associazioni culturali e politiche e allora non si può dire, noi del PD facciamo le primarie perché siamo i più forti. Nessuno può pensare, e io non posso pensare: "Savona è candidato a tutti i costi". Bisogna dare a tutti la possibilità di trovare le soluzioni migliori. Trapani ha bisogno di una proposta che sia quanto più inclusiva possibile, perché il prossimo sindaco troverà una situazione di disastro.
Quanto rimpiange Damiano?
Io Damiano non lo rimpiango perché non l’ho votato. Io dico che servono un'amministrazione e un sindaco che traghettino la città in lidi migliori. Dobbiamo affrontare delle questioni fondamentali, come l’aeroporto, i rifiuti, quella del porto del quale non si sa più nulla. E’ stato nominato un soggetto che per carità sarà un professionista, ma con chi si rapporta per tutelare gli interessi del porto di Trapani. C’è un problema dei commercianti che hanno avuto raddoppiate tutta una serie di imposte locali e nessuno se ne accorge. Per tutte queste cose bisogna accompagnare la città con progetti chiari che portano la città nella sua normalità, bisogna ripartire da questo.
Piero Savona, il suo movimento si chiama “Trapani Svegliati!” Qualcuno dice che quando c’era da fare un movimento per creare una maggiore partecipazione il PD ha mandato un video di Giachetti ed è finita tutto lì. Il partito va bene ma non è che l’abbia aiutato tanto.
Sì, io credo che il partito non abbia compreso quello che stava accadendo a Trapani. Bisognava fare una battaglia seria contro la corruzione e nei confronti di tutti il malaffare. Se il partito avesse compreso questo, avrebbe dato un taglio diverso a quelle elezioni. Ma anche successivamente non se n’è parlato più. Anche per le regionali non ho sentito nessuno parlare di quello che era successo a Trapani. Allo stesso Renzi avevo chiesto formalmente di venire a Trapani ma non ho avuto risposta.
Savona, c’è già un candidato sindaco a Trapani che è Peppe Bologna, l’ex editore di Telescirocco che ha detto che lei sta preparando una lista e che sarà con lui in questa campagna elettorale se si dovesse candidare Giacomo Tranchida o Enzo Abbruscato. Lei è una creatura di Bologna?
Io sono creatura di mio padre e mia madre.
Bologna dice che molti personaggi li ha creati lui.
Sì, ha detto così ma vale come una battuta. Ha detto che Tranchida è una sua creatura, Gucciardi, Papania sono tutte sue creature. A prescindere da tutto, Bologna è uno che ha una buona conoscenza della città di Trapani e del territorio e se si vorrà presentare alle primarie chiaramente ci sarà spazio per lui, perché è giusto che sia in campo.
Bologna dovrà passare dalle primarie?
Se ci saranno diverse proposte di candidature è chiaro che le primarie dovranno essere aperte a tutti anche ai movimenti. Se Savona, Bologna o altri vorranno misurarsi e non si troveranno le giuste intese per unificare la proposta, è chiaro che l’unico strumento democratico che rimane sono le primarie.
Savona, Abbruscato sembra propenso ad affrontare questa nuova corsa verso la sindacatura. Lo schema è, Tranchida alla camera e Abbruscato sindaco è così o no e il partito democratico prende solamente e poi non riconosce i meriti?
Il partito democratico prende e dà. Non dobbiamo dire sempre le cose negative del Pd. Ad Erice si è vinto perché eravamo tutti assieme, a Marsala si è vinto perché eravamo assieme e a Salemi lo stesso. Ognuno dei candidati alle regionali aveva pezzi di partito che li sostenevano. Io alle amministrative avevo pezzi di partito, non tutto, che mi hanno sostenuto e dico non che bisogna sputare sul piatto dove si ha avuto possibilità di fare politica. Io non rinnego niente, bisogna che tutte le anime, assieme, devono fare un ragionamento serio, chiaro e trovare soluzioni migliori. Non escludo nessuno, Tranchida, Ruggirello, Gucciardi che ha vinto bene. È stato il primo degli eletti in questa provincia che è stata la prima in termini percentuali di tutta la regione. Io credo che dobbiamo e possiamo rivendicare anche nei confronti di Renzi un primato di questa provincia. Poi dobbiamo proporre chi ci darà una maggiore speranza per affermarci. E’ chiaro che potrà essere Tranchida, ma potrebbe essere Abbruscato che è giusto che abbia questa aspirazione, e’ un uomo di esperienza che ha una lunga storia all’interno del comune. Ma ce ne sono altri, e per questo non è possibile dire io mi candido, sarebbe un atto di arroganza senza aver concordato con nessuno questa candidatura. Dopo di me la vita continua non c’è il diluvio.
Di Ruggirello cosa ci dice? Lei lo ha chiamato dopo le regionali?
E’ un autorevole esponente di questo partito. Ci siamo sentiti all’indomani delle elezioni. Penso abbia avuto un grosso successo personale, certo non da impensierire né Gucciardi né Tranchida.
Se l’aspettava che arrivasse terzo e con questo distacco?
Devo dire che pensavo che Gucciardi potesse avere qualche voto in più, Tranchida potesse avere più o meno i voti che ha preso e Ruggirello, obiettivamente, non era proiettato verso i diecimila voti, ma quelli che ha preso, quasi settemila voti, non sono pochi. In termini assoluti credo sia stato il sesto votato in tutta la provincia e anche questo fa parte di un ragionamento che bisogna utilizzare nell’interesse del territorio. Io mi vergogno del fatto che Trapani non ha dopo anni un rappresentante alla Regione.
Savona lei crea un movimento civico che dialoga solo con il PD o anche con altri movimenti civici? Voi trapanesi vi lamentate di non avere rappresentanti all’Ars ma avete tre senatori e se ci mettiamo pure Bocchino, sono quattro. Che cos’è il suo movimento e dove vuole arrivare?
Il movimento era un’associazione “Trapani Svegliati!” che attraverso questa lista vuole continuare a fare politica. Si sono avvicinati tanti soggetti che non hanno nulla a che vedere con il PD. Di queste iniziative ce ne sono tanti. Alcuni miei amici stanno creando un’altra lista, che vuole competere alle prossime amministrative. Oramai è un fenomeno diffuso a Trapani. Stabilito quali sono i criteri, la prossima coalizione si dovrà occupare della questione morale a Trapani, non possiamo fare finta che non sia successo nulla. Dobbiamo ridare in mano ai cittadini la possibilità di scegliere le sorti di questa città. La presenza dei senatori è tutto un bagaglio di rapporti e impegno che possiamo spendere in campagna elettorale. Non penso però che il PD, a differenza di sei mesi fa, potrà affrontare da solo la competizione e per questo, penso che i movimenti o le associazioni che si vanno creando potrebbero essere in raccordo con il PD e non solo ma con tutti coloro che hanno a cuore gli interessi di questa città e che non vogliono consentire che Trapani ritorni nelle mani di chi l’ha gestita per tanti anni, senza aver dato risultati concreti, anzi, aver dato questi risultati che stiamo vivendo oggi a Trapani, e cioè una città distrutta, una città in ginocchio oltre che dal punto di vista materiale anche dal punto di vista morale.