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21/01/2018 20:01:00

"Mia figlia cacciata perché non è verginella". La Sicilia da medioevo di C'è posta per te

 Ancora una volta una rappresentazione medievale della Sicliia è andata in onda su Canale 5 a "C'è posta per te", di Maria De Filippi. Si è parlato di verginità perdute, di figlie disonorate, di delitto d'onore, in una puntata in cui è stato ospiste un sicliano di Licata, il signor Calogero, che aveva costretto la figlia Marinella a scappare da casa perché si era messa con un uomo sposato. 

 La ventisettenne ha lasciato la Sicilia e non vede il genitore da dieci anni.  A determinare la scelta della giovane i metodi rigidi dell'uomo che in un'occasione l'aveva chiusa in casa per tre giorni perché l'aveva sorpreso mentre fumava. In un primo momento Marinella era stata ospitata da una vicina poi ha deciso di trasferirsi al nord.

'Il padre non voleva sapere più niente di lei'. Nonostante ciò la siciliana ha continuato a cercare il papà che ha risposto alla figlia in una sola circostanza. "L'unica cosa che puoi fare per farti perdonare e uccidere la persona che ti ha disonorato: ti procuro l'arma e ti pago l'avvocato".

Dopo aver ascoltato Marinella l'uomo, Calogero, ha spiegato di essersi sentito tradito dalla figlia: “E’ scappata dalla vergogna e dal disonore che ha portato in casa mia. Dalle mie parti con quello che ha fatto non c’è perdono. Le offese da noi non si dicono. Non siamo a Centro o Nord Italia, da noi ci teniamo ancora a certe cose. Dalle nostre parti l’abito bianco si usa per le VERGINELLE. Giù in Sicilia si usa ancora così”. La De Filippi inizia la sua opera di persuasione, ma Calogero: “Maria, non era una persona SCAPOLA, era un padre di figli. Ci ha levato il marito a quella donna che è venuta nel nostro negozio A FARE DEI VERGOGNI. Poi lui le ha dato un calcio nel sedere e mia figlia è tornata. Quando Adamo ed Eva si SONO RACCOLTI la mela nel PARADISO DEL DIAVOLO, Dio li ha cacciati”, a stento Maria si trattiene dal ridere: “Beh non era proprio così. Non mi risulta che uno dei due abbia chiesto perdono. Chissà cosa sarebbe successo lo avessero fatto”.

Calogero è deciso e tira fuori un’inquietante storia sul cavallo: “Eravamo una famiglia sacra. Avevo una cavalla, non l’ho più perché ho fatto trovare la testa sul cuscino di quell’uomo”.
 

Poi, scontato, padre e figlia si sono riabbracciati.