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29/01/2018 06:00:00

Castelvetrano, ex campo d’aviazione bonificato dopo la nostra inchiesta

E’ stato finalmente ripulito.

L’ex campo di aviazione di Castevetrano, nei giorni scorsi, è stato liberato da tutti i suoi rifiuti. Ce n’eravamo occupati nel settembre scorso, con un servizio video che aveva preso spunto da un’interessante e circostanziata segnalazione del dottor Elvezio Fabbri. Il sito era stato adibito ad area di ammassamento ed accoglienza in caso di calamità naturali, ma si trovava, come avevamo documentato, in stato di profondo degrado, infestato da rifiuti di ogni tipo.

Ironia della sorte, proprio nel momento in cui veniva pubblicato il servizio, il suolo di Castelvetrano ebbe un piccolo sobbalzo, dando inizio alla nota sequenza sismica di bassa intensità che si verificò nei giorni a seguire.

 

Se oggi l’area è stata bonificata, possiamo affermare con soddisfazione che il nostro servizio e (soprattutto) la relazione del dottor Fabbri, abbiano avuto l’influenza che speravamo.

Già nell’ottobre scorso, infatti, l’assessorato Territorio e Ambiente aveva trasmesso una nota al dipartimento regionale di Protezione Civile, contenente la relazione del dottor Fabbri ed il link alla nostra inchiesta. Il dipartimento ha poi scritto al comune di Castelvetrano, chiedendo di sgomberare l’area dai rifiuti. Ma a molti era sfuggito che il proprietario dell’area in questione non era il comune, ma il Demanio. E soprattutto, che nel 2016 erano stati stanziati 95 mila euro per la bonifica, che lo stesso Demanio avrebbe usato per ripulire tutta l’area.

A quel punto il commissario straordinario del comune, Salvatore Caccamo, aveva fatto fare un sopralluogo da parte della polizia municipale che ha redatto un rapporto, poi trasferito all’autorità giudiziaria.

 

E già il 20 di ottobre, l’Agenzia del Demanio ha fatto il bando. Prezzo a base d’asta: 99.815, 10 euro, compresi 4 mila euro di oneri di sicurezza.

Sono state sorteggiate 10 imprese, dalla Puglia alla Liguria, passando per la Campania. Ma di queste, al termine ultimo del 20 novembre, nessuno ha presentato un’offerta.

E’ stata dunque disposta una nuova procedura negoziata, sorteggiando 5 ditte in Sicilia. Questa volta le offerte sono arrivate. E ha vinto la Balistreri Srl di Carini, in provincia di Palermo, aggiudicandosi l’appalto con un bel ribasso. Una bonifica fatta con 61.800 euro.

 

L’oggetto dell’affidamento ha riguardato, tra le altre cose, “la pulizia dell’area mediante la rimozione a mano dei rifiuti presenti e la scerbatura di siepi e cespugli, la rimozione di elementi in amianto in conformità con la normativa vigente (compresi piani di lavoro ed autorizzazioni), nonché la raccolta, il carico, il trasporto ed il conferimento in discarica del materiale di risulta”.

 

Certo, adesso il rischio è che si riempia di nuovo di rifiuti.

Ci si chiede in che modo questa eventualità così concreta potrà essere scongiurata. Non dimentichiamo che una bonifica totale dell’area era stata già fatta nel 2010.

L’ex campo di aviazione verrà affidato ad “ambientalisti disposti a controllarla da chi giornalmente la offende”, come aveva proposto nel 2013 l’ispettore Salvatore Macaluso, presidente del Nopa della polizia municipale?

Verranno installate delle telecamere a raggi infrarossi per multare i trasgressori anche di notte, come aveva annunciato lo stesso Macaluso nel 2014?

Verrà di nuovo il turno dei sogni? L’aeroporto turistico, la cittadella dello sport?

Intanto, in caso di calamità naturale, l’area potrà essere utilizzata. E’ già qualcosa.

 

Egidio Morici



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