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26/02/2018 06:00:00

Porto di Marsala. Giulia Adamo: "Possiamo ancora riprendere il progetto pubblico"

 E’ nato a Marsala un comitato civico per il porto, che ha raccolto 200 firme. Ha scritto una lettera aperta, non solo al sindaco, ma soprattutto al presidente della Regione e all’assessorato alle Infrastrutture, per chiedere che fine abbia fatto il progetto di messa in sicurezza del Porto. Stiamo parlando del progetto “pubblico”. Mentre c’è il progetto della Myr per la creazione del Marina di Marsala, e che quest’anno dovrebbe vedere l’avvio dei lavori.
Giulia Adamo, ex sindaco di Marsala, sostiene che quel progetto pubblico sia scomparso dagli obiettivi della Regione. E ha anche presentato un esposto in procura. Adamo, ha ricevuto risposte, è stata convocata dopo il suo esposto?

Dobbiamo dire una cosa prima. La Myr ha tutte le carte per realizzare il suo progetto da 3-4 anni, perchè le ho firmate io quando ero sindaco. Ha tutte le autorizzazioni per la realizzazione di un porticciolo privato turistico, all’interno del nostro porto. Lo può fare quando vuole.

E perchè secondo lei non ha ancora cominciato i lavori?

Non lo so, sono affari loro. Ma hanno tutte le carte in regola. Se lo vuole fare lo fa.

E il suo porto, quello “pubblico”?

Compito della politica è quello di mettere in sicurezza un porto che esiste, che se un poco funziona è perchè quando ero presidente della Provincia sono riuscita ad ottenere dei fondi per scavare i fondali. Chiaramente in assenza di altre opere si è fermato tutto.

Poi è arrivato il progetto di messa in sicurezza, che è coinciso con la sua candidatura a sindaco.

Mi sono battuta perchè ci fosse un progetto. Siccome nessun sindaco se ne voleva interessare, mi sono candidata io a sindaco.

E ora questo comitato che segue le sue orme.

Mi fa ben sperare. Anche perchè citano una serie di documenti, seguendo anche ciò che ho presentato alla procura, dove si dimostra che c’è stato un lungo iter per ottenere 50 milioni di euro.

Quindi ci sono questi soldi?

I 49 milioni di euro sono nell’accordo Stato-Regione, il documento io ce l’ho, l’ho esibito alla procura, è esibito nero su bianco. La Regione in quel caso, visto che il sindaco di Marsala stava facendo un progetto serio sul porto, ci metteva i soldi. Se il sindaco non porta il progetto è chiaro che questi soldi vengono spostati su altri comuni.

Bisogna dire che il progetto pubblico ha subito uno stop per un’inchiesta della procura di Trapani su una mappa della poseidonia che sarebbe stata falsificata.

La storia della poseidonia è una sciocchezza. Se leggete tutte le autorizzazioni nessuno mi chiede se c’è poseidonia. E’ normale ed un bene che ci sia la poseidonia al porto. Non è che se c’è la poseidonia si chiude il porto. Però si devono fare alcune cose. Il progetto è stato iniziato dalla Regione, ad un certo punto arriva una denuncia, non si sa da chi, sul fatto che c’è la poseidonia, e il sequestro di documenti. Tutte queste cose che da noi non si sa mai che interessi nascondono. L’inchiesta non ha portato a niente. Ma i funzionari della Regione si fermano.

E lei che ha fatto?

Sono andata alla Regione e ho detto che se non volevano portare avanti il progetto lo faceva il Comune e me ne assumo la responsabilità. Non sono una cretina e so che in nessun paese al mondo non si fanno i lavori in un porto perchè c’è la poseidonia. Quindi siamo andati avanti. E nel mio esposto e nei documenti del Comitato si scopre che la Regione e il Ministero ha dato tutte le autorizzazioni.

Cosa manca allora?

E’ mancato che ad un certo punto io sono stata costretta a dimettermi da sindaco. E scompare tutto. E’ scritto nero su bianco che non c’è nessuna incompatibilità tra porto pubblico e privato. Dalla Regione chiedono al sindaco del Comune un ultimo documento, una relazione in cui si dica che il porto attuale non è più in condizioni di funzionare, per avere l’urgenza del progetto e dei soldi.

Questa relazione non è mai arrivata?

A quel punto io non ero più sindaco. E l’attuale amministrazione non ha mai risposto, non si è presentata alle riunioni, non ha fatto nulla. Quindi si blocca il progetto. Non essendo l’amministrazione in grado di portare avanti il progetto i fondi verrebbero spostati da un’altra parte.

Quindi i fondi sono stati spostati, sono persi?

No, sono stati spostati ma non ancora spesi.

Quindi si possono ancora recuperare?

Esattamente. Ci vuole un movimento di opinione pubblica forte e determinato che chieda al presidente della Regione che assegni di nuovo questi soldi al porto di Marsala, che si riprenda il progetto, e che sia la Regione a portare avanti il progetto, vista l’incompetenza dell’attuale amministrazione comunale.

Cambiamo argomento. Per queste elezioni politiche che posizione ha, per chi vota, se lo vuole dire?

Io non sono a Marsala, tornerò dopo le elezioni.


Quindi non vota?

Non voto.

Su Birgi, sta seguendo tutta la situazione critica sicuramente. Che idea s’è fatta?

Quando ero presidente della Provincia ho ottenuto 2 milioni di euro per il nostro aeroporto. Questi 2 milioni sono ancora fermi alla Provincia. Abbiamo un cda che non è capace di investire e spendere due milioni di euro. Anche in questo caso qualche riflessione la dobbiamo fare. Non c’è più nessuno che si interessi di difendere il territorio, che sia capace di capire le cose.

L’ex Provincia ha mandato un fax alla Regione, infatti, dicendo di non sapere come spendere questi soldi.

Il problema è il consiglio di amministrazione dell’Airgest che deve proporre alla ex Provincia come spendere i soldi.