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01/03/2018 15:29:00

La crisi dell'aeroporto di Birgi. Protesta del consiglio comunale di Marsala

La situazione dell'aeroporto Vincenzo Florio è stata centrale nel dibattito del consiglio comunale di Marsala, ieri- La questione che riguarda lo scalo di Trapani Birgi, con l'annuncio dell'abbandono da parte della compagnia aerea irlandese Ryanair, getterebbe nello sconforto economico un intero territorio.

Tutto l'indotto turistico ne risentirebbe, i cittadini stessi che soventemente si spostano per studio, lavoro e anche malattia dovranno sobbarcarsi l'aggravio di recarsi presso l'aeroporto di Palermo.
La seduta, pertanto, è stata sospesa per redigere un documento indirizzato all'esecutivo regionale, al presidente dell'Airgest, al Prefetto di Trapani e a tutti i sindaci della provincia.
A rientro in aula il presidente del consiglio, Enzo Sturiano, ha dato lettura del documento con il quale si esprime la seria preoccupazione per il territorio e chiede quali siano i reali motivi che hanno indotto la Rynair a lasciare l'aeroporto di Trapani; chiede altresì perchè l'Airgest non si è preparata in tempo al giudizio negativo espresso dal TAR in sede di ricorso presentato da Alitalia; chiedono i consiglieri di avere un confronto con i vertici della società di gestione aeroportuale.
Nessun atto deliberativo è stato poi discusso, poiché il consiglio comunale di Marsala ha deciso di istituire un presidio presso l'aula di Palazzo VII Aprile, che proseuguirà ad oltranza, fino a quando non si avranno notizie certe circa le decisioni che riguardano lo scalo di Birgi.

“Il Consiglio Comunale di Marsala, nella consapevolezza delle proprie responsabilità e della limitatezza del proprio ruolo, comunica la decisione di intraprendere l’iniziativa di costituire un presidio permanente presso l’Aula Consiliare di Palazzo VII Aprile, riservandosi ulteriori iniziative, fino a quando le autorità preposte non comunicheranno risposte e certezze circa il destino dello scalo Vincenzo Florio di Birgi”. È quanto si legge nel documento sottoscritto da quasi tutti i consiglieri comunali al termine di una seduta interamente dedicata alla situazione della stazione aeroportuale. Nella nota indirizzata ad Organi regionali, provinciali e locali, nonché ad Aigest, Ryanair e Prefetto, il Consiglio comunale di Marsala avanza altresì una serie di richieste “al fine di ricercare chiarezza su tutta la gestione che riguarda lo scalo di Birgi”. Alla lettura in Aula del documento e dei firmatari dello stesso - “condiviso anche dai consiglieri assenti”, ha affermato il presidente Sturiano – hanno fatto seguito le dichiarazioni dei due consiglieri che non lo hanno sottoscritto: Giuseppe Cordaro (“secondo me c'erano altre vie da percorre, ma sono solidale con tutti voi”) e Letizia Arcara (“ho condiviso il documento, tranne nella parte in cui si parla di presidio che mi sembra plateale, eclatante e tardivo” ).


A non aver sottoscritto il documento Letizia Arcara e Pino Cordaro.
I due consiglieri ne spiegano le motivazioni, la Arcara ha sostenuto che un'azione forte in città sarebbe dovuto arrivare dal sindaco, Alberto Di Girolamo, e dall'assessore al Turismo, Andrea Baiata e poi ha sottolineato che “I problemi legati all'aeroporto non nascono mica adesso”.
In verità, già nella mattinata di ieri il Primo Cittadino aveva dichiarato che nel pomeriggio avrebbe avuto un incontro con il Prefetto, Darco Pellos, per fronteggiare l'emergenza.
Cordaro ha dichiarato di lasciare il Partito Democratico e di confluire al momento al gruppo misto, in attesa di creare il gruppo di Forza Italia. Il consigliere non ha firmato il documento perchè durante la redazione dello stesso ha avanzato delle proposte ed ha subito degli attacchi forti. Monstra solidarietà al consiglio ma ha preferito non firmare l'atto.

Nel frattempo la bufera si è già abbattuta sulla classe politica ed è un rimpallo di responsabilità, ad essere attaccato il governo regionale di Nello Musumeci, e dopo ore di fuochi incrociati è arrivata la dichiarazione del presidente della Sicilia: “Leggo e sento dichiarazioni di vergognosa speculazione elettorale sull'aeroporto di Trapani. Chi per pudore dovrebbe tacere non lo fa. Il mio governo è adesso chiamato ad affrontare una condizione di emergenza, determinata da una decisione del Tar e dai capricci di una compagnia aerea. Spetta al rinnovato vertice dell'Airgest adottare ogni utile iniziativa per porre riparo ai danni del passato. Il nuovo governo regionale non farà mancare il proprio sostegno a un piano di rilancio dell'aeroporto trapanese che sia serio e concreto. Le chiacchiere dei ciarlatani le rimandiamo al mittente".