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23/12/2025 14:12:00

Trapani, Tranchida a Mazzeo: "Sputa nel piatto dove ha mangiato"

Dopo l’intervento durissimo del presidente del Consiglio comunale Alberto Mazzeo, arriva la risposta altrettanto netta del sindaco Giacomo Tranchida, che in un’intervista a Tp24 entra a gamba tesa nello scontro politico che anima Palazzo Cavarretta.

 

Il primo cittadino parte dal battibecco in aula tra l’assessore Peppe La Porta e Mazzeo, riconoscendo che i toni dell’assessore non sono stati impeccabili, ma ridimensionando la portata delle accuse mosse dal presidente del Consiglio.

 

“Ho assistito ieri sera a un confronto dai toni accesi. Forse l’assessore La Porta non aveva pienamente il quadro tecnico, e sicuramente i toni non sono stati corretti. Ma Mazzeo, oggi, lo vedo condizionato politicamente e anche da fattori esterni al Consiglio comunale”, dice Tranchida.

 

Parole che segnano una rottura evidente. Il sindaco parla apertamente di un presidente del Consiglio “non sereno”, “non lucido”, e lascia intendere che dietro le prese di posizione di Mazzeo ci siano dinamiche politiche più ampie, che vanno oltre la gestione dell’aula.

 

“Non lo vedo molto sereno, non lo vedo molto lucido. Può essere un campanello d’allarme. Ma con la mia solita supponenza, di situazioni così ne ho passate tante: passeremo anche questa. Non siamo condizionati, né condizionabili”.

 

Il passaggio più duro arriva però sul tema dei bilanci, vero nervo scoperto della maggioranza. Tranchida contesta frontalmente la ricostruzione fatta da Mazzeo, che aveva rivendicato i risultati ottenuti quando era assessore alle Finanze.

 

“Credo che Alberto Mazzeo sia stato ingeneroso. I bilanci non li approva lui, li approva la Giunta. Oggi rinnega tutto, sputando nel piatto dove politicamente ha mangiato”.

 

Il quadro che emerge è quello di una maggioranza attraversata da tensioni profonde, con un presidente del Consiglio comunale sempre più distante dalla Giunta e un sindaco che, senza giri di parole, mette in discussione equilibrio politico e ruolo istituzionale di Mazzeo.

 

Il clima resta incandescente. E la sensazione, a Palazzo Cavarretta, è che lo scontro non sia affatto chiuso.