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23/12/2025 06:44:00

Trapani, scontro in maggioranza. Mazzeo: «Invito alla sfiducia è un attacco politico»

A Trapani esplode uno scontro istituzionale che va oltre il normale confronto d’aula. In tarda serata, subito dopo la seduta consiliare, il presidente del Consiglio comunale, Alberto Mazzeo, interviene duramente dopo le dichiarazioni dell’assessore Peppe La Porta, che lo ha accusato di non saper gestire i lavori del Consiglio comunale, arrivando – secondo Mazzeo – a invitare apertamente la maggioranza a sfiduciarlo.
Un passaggio che, chiarisce il Presidente del Consiglio,  "non è avvenuto in aula, né è legato a una presunta cattiva conduzione dei lavori  I rallentamenti registrati durante le sedute, spiega, sono la conseguenza di contrasti politici legittimi, previsti dal regolamento consiliare, e soprattutto di una maggioranza che  non dispone più dei numeri necessari per reggere il confronto politico.
Mazzeo respinge l’idea che il Presidente del Consiglio debba “forzare” le votazioni: «Se arrivano all’ultimo minuto decine di delibere, soprattutto di bilancio, i consiglieri hanno il diritto di studiarle. Il Consiglio non è un luogo dove si alzano e abbassano le mani». In assenza di una maggioranza stabile, aggiunge, non è possibile procedere “a colpi di maggioranza”, anche perché quella maggioranza, di fatto, non c’è.
Il Presidente del Consiglio sposta quindi il cuore del problema sul piano politico e amministrativo. «Il Consiglio comunale – sostiene – non riceve gli atti di programmazione fondamentali, a partire dal rendiconto e dal bilancio. Un ritardo che ha conseguenze concrete: il Comune di Trapani non può applicare circa 5 milioni di euro di avanzo di amministrazione, risorse che potrebbero essere utilizzate per strade, manutenzioni e investimenti in città».
In questo contesto, l’invito alla sfiducia rivolto da un assessore alla propria maggioranza viene definito da Mazzeo un attacco personale e istituzionale, oltre che un segnale di una crisi politica ormai evidente. Una crisi che, sottolinea, non può essere scaricata sulla Presidenza del Consiglio, il cui ruolo – per legge – è quello di garantire imparzialità, rispetto delle regole e tutela dei diritti di tutti i consiglieri, maggioranza e opposizione.
Di seguito il comunicato integrale diffuso dal Presidente del Consiglio comunale di Trapani.


COMUNICATO STAMPA
Il Presidente del Consiglio comunale di Trapani, avv. Alberto Mazzeo, respinge con fermezza e sdegno le gravi e inaccettabili dichiarazioni dell’assessore comunale Peppe La Porta, che ha scelto di attaccare personalmente la Presidenza del Consiglio comunale nel maldestro tentativo di scaricare su altri responsabilità che sono esclusivamente politiche e amministrative della Giunta di cui fa parte.
Attribuire al Presidente del Consiglio comunale una presunta incapacità di far funzionare i lavori d’aula, solo perché l’opposizione, esercitando diritti pienamente legittimi previsti dal regolamento consiliare, ha utilizzato lo strumento delle proposte di prelievo, è un’affermazione non solo tecnicamente errata, ma politicamente scorretta e istituzionalmente pericolosa.
Il Presidente del Consiglio non è il “capo” dell’opposizione né il garante della tenuta numerica della maggioranza, ma il custode delle regole democratiche e del corretto svolgimento del confronto consiliare.
Se una maggioranza non è in grado di reggere il dibattito politico, di mantenere il numero legale o di assicurare la presenza dei propri consiglieri in aula, la responsabilità non può e non deve essere scaricata su chi, per ruolo, è tenuto a garantire imparzialità e rispetto delle regole.
Ancora più sconcertante è che tali lezioni provengano da uno degli assessori politicamente e amministrativamente più fallimentari che la città di Trapani abbia mai conosciuto. La gestione del settore cimiteriale, affidata all’assessore La Porta, versa da tempo in uno stato di degrado indegno di una città civile: abbandono, incuria e mancanza di rispetto verso i defunti e le loro famiglie rappresentano un fallimento che nessuna propaganda potrà mai nascondere.
Chi ha ridotto un luogo sacro della città a simbolo di inefficienza e disinteresse avrebbe il dovere politico e morale di tacere, piuttosto che arrogarsi il diritto di criticare il funzionamento del Consiglio comunale e la figura del suo Presidente.
È bene inoltre ricordare, con dati oggettivi e non con slogan, che l’avv. Alberto Mazzeo, nel periodo in cui ha ricoperto l’incarico di Assessore alle Finanze, ha garantito in appena un anno e quattro mesi l’approvazione di tutti gli strumenti finanziari dell’Ente. Alla data della sua elezione a Presidente del Consiglio comunale, il 27 gennaio 2025, ha consegnato una situazione finanziaria ordinata, completa e rispettosa delle scadenze di legge.
Oggi, invece, la città assiste a un clamoroso arretramento: il rendiconto 2024, sebbene sia intervenuto il commissario regionale, non è stato ancora approvato entro il termine del 30 aprile 2025, con l’impossibilità di applicare l’avanzo di amministrazione, e il bilancio di previsione risulta ancora in uno stato di grave e colpevole ritardo.
Altro che colpe del Consiglio comunale: qui siamo di fronte a un evidente fallimento politico della Giunta e degli assessori che la compongono.
Le parole dell’assessore La Porta appaiono quindi come un maldestro tentativo di distogliere l’attenzione dalle proprie incapacità, attaccando una figura istituzionale che, al contrario, ha sempre dimostrato competenza, rigore e rispetto delle regole democratiche.
Il Presidente del Consiglio comunale non accetta lezioni da chi ha dimostrato di non essere all’altezza del ruolo ricoperto e continuerà a esercitare il proprio mandato con fermezza, autonomia e senso delle istituzioni, nell’interesse esclusivo della città di Trapani e dei suoi cittadini.
Avv. Alberto Mazzeo