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01/04/2018 12:55:00

Pupi, pupini e pupari: cosa accade nel Pd di Marsala?

di Rossana Titone -  Che cosa sta accadendo al Partito Democratico a Marsala?
C'è una grande confusione, della quale al cittadino non interessa nulla.
Si parla di una non “sfiducia” da parte della segreteria al sindaco, Alberto Di Girolamo, e ai tre assessori, per i quali si sono chieste le rimessioni delle deleghe: Annamaria Angileri, Clara Ruggieri, Agostino Licari. Se tecnicamente non lo è, di fatto si tratta di una bocciatura sull'operato. Gli stessi che sono stati indicati durante la campagna elettorale del 2015. Il documento-relazione letto in direzione dem, se lo avete letto bene, indica già le deleghe che si richiederebbero, da garantire ad altri soggetti: Turismo ed Agricoltura. E garantirle a chi? Per fare questa analisi dobbiamo fare un passo indietro, parlando di elezioni regionali.

Il Partito Democratico non riesce a fare una lista degna di essere chiamata tale. Si presenta con tre candidati forti: Paolo Ruggirello, deputato questore uscente; Giacomo Tranchida; Baldo Gucciardi assessore alla Salute uscente. Per il resto il vuoto. Nomi che non appartengono all'apparato di partito, si cerca di attingere alla società civile, non riescono a trovare i candidati tanto da chiederli ad altri.
Insomma il PD giocava, già allora, alla politica dell'orticello da insalata, una lista debolissima, per portare a casa un altro debolissimo risultato.

Quella campagna elettorale è stata trasversale, i voti sono stati attinti ovunque: dalla società civile, dal centrosinistra al centrodestra. Si spendevano i candidati e non la sigla di partito, ragionando con taluni consiglieri comunali di Marsala anche sul governo della città, dopo il 5 novembre.
Ricordate l'aprire all'opposizione? Eccovi qui, il punto è proprio questo. Finita la competizione regionale il sindaco, Alberto Di Girolamo, che nel frattempo aveva capito tutto, blinda la sua sindacatura. Scuserete l'eufemismo: Alberto Di Girolamo ha mostrato gli attributi.

Ed eccoci ai giorni nostri... Il PD è alla resa dei conti, si chiedono le teste, visto che altre non se ne possono piazzare è bene tagliare quelle che sono rimaste. Un gioco al ribasso. Ma chi lo fa confezionato questo gioco? Siamo sicuri che la segretaria del circolo dem, oramai dimessasi, si sia mossa da sola? Siamo certi che sia stata così sprovveduta da lanciarsi come un kamikaze?

Non ci crede la città. Sembra il titolo di una telenovelas (agrigentina): “Pupi, pupini, pupari”. C'era una regia, c'è nella misura in cui si vuole scompaginare politicamente Marsala, per renderla ancora una volta piccola bottega di scarso artigianato.
Lo hanno dimostrato le ultime elezioni nazionali: impegno del partito pessimo, solo interventi da passerella.

Smentiranno fino alla fine, sono bravissimi in questo. Il film lo abbiamo già visto, pregasi passare avanti. Sembra la recita dell'oratorio estivo. Nel frattempo la città annaspa.

Una cosa è certa: manca l'abc delle regole politiche. I momenti storici, sociali e politici bisogna saperli leggere, altrimenti è solo rivendicazione personale.