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06/06/2018 06:00:00

Elezioni a Trapani. Bologna: "Non chiedo scusa a Tranchida. Io sono la discontinuità"

 Peppe Bologna, candidato sindaco a Trapani, il suo competitor Giacomo Tranchida vuole delle scuse da lei e da Vito Galluffo. Perchè, vi siete fatti un'idea?

 

Io credo che debba essere Tranchida a chiedere scusa ai cittadini di Erice e Valderice che li ha lasciati in un disastro totale. Io scuse da chiedere non ne ho. Poi c'è questa brutta abitudine che ad ogni starnuto si va alla Procura.

 

Questo nervosismo a cosa è dovuto? Al fatto che Tranchida dava la vittoria per scontata e magari non lo è più così certa?

 

Non sono uno psichiatra.

 

Come si giocherà gli ultimi giorni di campagna elettorale?

 

Come l'ho giocata in questi mesi. Con qualche iniziativa, senza scalpore, continuando a sollecitare e invitare la gente a scegliere Bologna se vogliono la discontinuità oppure Tranchida se vogliono la continuità con Fazio, Lumia e quant'altro.

 

E' questo il dato politico su cui far leva?

 

E' discontinuità con un progetto elettorale. C'è una proposta seria, che riguarda dal cimitero al finire alla città dei bambini.

 

Quale sarà la sua squadra di assessori, visto che molto si gioca anche su questo?

 

Se fosse così già avrei vinto. Basta fare il confronto tra i miei e quelli di Tranchida. Staremo a vedere se tutti quelli che sono stati conniventi con la malagestione del Comune di Trapani riusciranno ad accalappiare ancora voti.

 

Chi saranno i suoi assessori?

 

Rispondo anche se capisco che è una domanda distraente. Parlare di Gino Bosco, di Teresa Scalabrino, di Antonella Cardella non c'è bisogno perchè a Trapani sanno chi sono. La stessa cosa non si può dire per Andreana Patti, che è una mia amica e assessore designata di Tranchida, di Ninni Romano. Si può dire qualcosina in termini alcolici di Enzo Abbruscato.

 

Tra i temi che stanno molto a cuore ai trapanesi, in base a quello che è emerso in questa campagna elettorale, c'è quello della pulizia, degli impianti sportivi, del porto, dell'aeroporto e del cimitero. Tra questi qual è la sua priorità?

 

Tutti. Aeroporto, ho sempre sostenuto la sinergia Palermo-Trapani. Porto, l'autorità portuale non si può toccare, ma è toccabile uno dei componenti che è palermitano e il nuovo sindaco dovrà nominare un trapanese. Ci vuole un piano regolatore del mare, deve partire da Ronciglio e finire all'ex Mercato del Pesce, coinvolgendo cantieristica, chartering, e crociere. Gli impianti sportivi, ci sono circa 35 impianti abbandonati, basta affidarli ai quartieri che possono cominciare a farli funzionare, questo attraverso progetti cantierabili presso Roma e Palermo.

 

I trapanesi non possono neanche pregare il proprio defunto al cimitero perchè l'erba è talmente alta che copre la lapide.

 

Ci sono 120 bare che aspettano la collocazione. E' un casino che si è determinato ai tempi di Fazio, quando portò da 25 a 50 anni i tempi per l'estumulazione. Basterebbe da 50 a 20, 25 anni invece. Così si vanno a creare una serie di posti non indifferenti. Bisogna allargarlo con ulteriori sei mila metri quadrati.

 

Si è parlato di un nuovo cimitero.

 

Si deve parlare di cose realizzabili. Si era pensato a Guarrato, su un'idea di Peppe Ruggirello, tempo fa, ma è stata bocciata perchè non realizzabile. L'attuale cimitero basta ampliarlo e realizzare il forno crematoio.

 

Quali saranno le sue azioni in favore delle periferie? Tra l'altro di recente è stato realizzato un murales a Cappuccinelli dal significato molto importante.

 

Il murales è molto bello. C'è questo pugno che sfonda la terra per dire che c'è rinascita, un simbolo per quella zona. Cappuccinelli deve diventare un villaggio ludico anche per chi va al mare che è lì vicino. Quella è una zona che può diventare una sorta di nuovo Pigneto trapanese. Il Pigneto è una zona romana che fino a 40 anni fa era la zona più degradata in assoluto, oggi è un salotto.

 

Su Erice in questi giorni si è scatenato il putiferio. Si è parlato di nebbie ericine. Lei sa cos'è successo ad Erice in questi anni?

 

Considero squallido e da sciacalli condurre una campagna elettorale sulle problematiche che hanno coinvolto Erice. E' un fatto che riguarda l'autorità giudiziaria. Se poi la campagna elettorale che sta per finire deve essere inquinata non mi appartiene. La campagna elettorale è fatta di democrazia. Non voglio entrare nel merito.

 

L'11 giugno se lei non dovesse vincere il suo impegno continua?

 

Come fai a finire? E' normale andare avanti, bisogna poi vedere il quadro complessivo che ne esce. E' importante il risultato elettorale che in questi ultimi giorni si tenta di andare a guastare, ma mi pare che l'intelligenza dei competitor la riporterà nelle normali regole della democrazia.

 

 

 



Elezioni | 2024-06-15 06:00:00
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