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22/06/2018 14:45:00

Il caso delle alghe spostate da Selinunte a Triscina: lavori fermati, tutto verrà ripulito

“I lavori sono stati fermati. E tutto verrà ripulito”. E’ quanto riferisce la delegazione di cittadini ricevuta dal commissario Salvatore Caccamo, stamattina, in occasione della protesta contro il trasferimento delle alghe provenienti dai fondali del porto di Selinunte, presso una spiaggia di Triscina. La commissione, non sarebbe stata a conoscenza della vera natura del materiale rilasciato, dal momento che nella documentazione in loro possesso si parlava solo di alghe.

La legge permette che le alghe spiaggiate (foglie di posidonia) possano essere spostate da un luogo all’altro della costa, oppure temporaneamente accumulate in altro luogo dell’entroterra, per poi essere restituite al mare posizionandole di nuovo in spiaggia. Il Genio Civile di Trapani, che si è occupato dei lavori di bonifica, avrebbe attuato questa possibilità, scegliendo il tratto di arenile in corrispondenza della strada 17 e 17A.

Gli esami tossicologici sarebbero stati già effettuati dall’Arpa, così come era accaduto qualche anno fa, quando le alghe furono spostate “temporaneamente”, stavolta dal comune, nella periferica via Manganelli. Già, perché d’inverno (secondo le carte degli uffici tecnici) avrebbero dovuto essere riportate in riva, per evitare l’erosione delle coste.

In entrambi i casi (via Manganelli e Triscina) i cumuli di alghe erano farciti di rifiuti per i quali non sarebbe servito certo un esame eco tossicologico per rilevarli. Bottiglie, corde, lattine, grosse corde e tanto altro, sono sempre stati visibili ad occhio nudo. Ma un conto è una via periferica praticamente non abitata, ed un altro è un arenile di una borgata balneare, proprio il primo giorno d’estate.

Egidio Morici