Marsala, si accende il dibattito politico per il bando del Palasport. Chiesto il ritiro

E’ approdata in consiglio comunale la discussione sul bando per l’affidamento della gestione del Palazzetto dello Sport pubblicato nelle settimane scorse dall’amministrazione Di Girolamo.

Più che discussione è un vero nodo politico quello che si sta verificando attorno al bando che appare anomalo, non solo alle tante società sportive ma anche anche agli stessi consiglieri comunali.

La redazione di TP24.it se n’è occupata qualche giorno fa. Potete leggere qui l’articolo completo, con il quale abbiamo riassunto i punti salienti del bando, e i motivi per i quali è considerato irregolare, dal momento che esclude alcune società, non solo dalla partecipazione allo stesso, ma per via delle tariffe economiche improponibili, anche ad un eventuale utilizzo sportivo dell’impianto.

Il giorno dopo abbiamo riportato la replica dell’assessore allo Sport Andrea Baiata che, pur consapevole di qualche pecca nel regolamento sul quale è stato preparato il bando, ha detto di aver fatto tutto secondo legge e che era necessario farlo per via dei tempi stretti in vista dell’inizio della prossima stagione agonistica.

Questi i punti che il presidente del consiglio comunale Enzo Sturiano ha riassunto in aula e che sono quelli contestati anche dagli altri consiglieri: l'applicazione di un Regolamento vecchio di oltre dieci anni e che si poteva modificare per tempo; le tariffe alte per allenamento (50 euro) e gara (€ 150) che pregiudicano la pratica dello sport alle categorie più deboli; la condizione che la gestione può essere affidata solo a Società operanti a Marsala (requisito a suo tempo non previsto per la Piscina); sensazione, espressa da più parti, che il bando si stato “cucito su misura” per qualche società sportiva; il mancato confronto propedeutico con Consulta e Commissione consiliare Sport.

Dopo che lo stesso presidente Sturiano ha aperto il dibattito, sono stati diversi i consiglieri comunali intervenuti in aula. Giovanni Sinacori, Aldo Rodriquez, Michele Gandolfo, Letizia Arcara, Luigia Ingrassia ( aveva già chiesto la sospensione del bando), Arturo Galfano, Flavio Coppola, Rosanna Genna, Linda Licari, Federica Meo e Luana Alagna, hanno chiesto il ritiro del bando in autotutela al fine di emanarne uno nuovo con condizioni meno stringenti e migliorativo sotto tutti gli aspetti, al fine di arrivare ad una gestione adeguata all'importanza della struttura sportiva.

L'assessore Baiata nella sua replica - pur riconoscendo che il bando presenta delle limitazioni – ha prima fatto riferimento all'esigenza di avere accelerato le procedure per la gestione per evitare che il Palasport, una volta aperto, non avesse una custodia, rischiando così di essere nuovamente vandalizzato. Per quanto riguarda ciò che, invece, è stato fatto con la Piscina comunale, ha spiegato che non rientra in quel Regolamento del 2005 e quindi, si è fatto riferimento ad altre norme; per le tariffe ritenute troppo care, l’assessore ha detto che hanno lo scopo di ammortizzare gli alti costi dell'impianto, soprattutto per energia elettrica, pulizia e personale; che è comunque garantito, per almeno trenta giorni all’anno l’utilizzo per eventi, l'uso gratuito dell'impianto ai disabili e alle scuole; che nessuna società sportiva è favorita. Baiata si è detto disponibile a rivedere il bando, qualora - entro la scadenza del 4 luglio - non pervenisse alcuna offerta per la gestione, ma ha dichiarato che non intende revocare il bando. Dichiarazione finale che è stata duramente contestata dagli stessi consiglieri.

“La riapertura del Palasport va intesa come rinascita dello Sport a Marsala, su cui occorre investire per cogliere tutte le opportunità che tale riapertura offre. Questa prospettiva non può essere condizionata da un bando che non soddisfa nessuno, con costi elevati di gestione che limiteranno l'ampia fruizione dell'impianto sportivo”, così, al termine del dibattito, hanno riassunto il consigliere Sinacori e il presidente Sturiano.