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11/07/2018 23:04:00

I punti oscuri dell'indagine della Procura di Trapani sulla nave Iuventa

 C’è un fascicolo d’indagine negli uffici della Procura di Trapani che contiene buona parte degli elementi che oggi alimentano la tempesta perfetta contro le Organizzazioni non governative impegnate nei salvataggi umanitari di migranti nel Mediterraneo centrale. E’ il caso Iuventa, la nave della tedesca Jugend Rettet, piccolissima Ong di Berlino, la prima ad essere colpita da provvedimenti giudiziari e dall’accusa di aver in qualche maniera collaborato con gli scafisti libici.

La nave è ancora oggi sotto sequestro. La corte di Cassazione ha confermato il provvedimento nei mesi scorsi, senza però entrare nel merito delle accuse, anche perché, essendo l’inchiesta in corso, non vi è stata una completa discovery processuale. Il giudizio è stato solo, dunque, formale ed ha riguardato la legittimità del provvedimento di sequestro firmato dal Gip trapanese Cersosimo.

Le accuse contenute nel provvedimento del Gip di Trapani – a distanza di un anno – devono essere analizzate nel dettaglio e contestualizzate. Mezze frasi, notizie false e accuse mai formulate dagli inquirenti rischiano di alimentare la propaganda anti Ong.

Quel che rimane oggi, a distanza di un anno, è una nave abbandonata e una Ong di fatto fermata. Con un nome, che mai potremo dimenticare: Jugend Rettet, Gioventù che salva. Chi vuole vedere i loro volti, conoscere le loro storie, guardare in faccia quei ragazzi di Berlino che si erano messi in testa di salvare l’Europa salvando vite nelle acque del Mediterraneo, può guardare il documentario di Michele Cinque Iuventa.

In un articolo che potete leggere cliccando qui, il giornalista Andrea Palladino ripercorre le accuse che hanno colpito l’organizzazione, azzerando quella “Gioventù che salva”. Ci sarà un processo e sarà il luogo per ricostruire la verità, depurandola dalla propaganda.