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27/07/2018 06:00:00

Trapani Calcio, i Morace non possono lasciarci così...

 C'è qualcosa che non torna sul futuro del Trapani Calcio. La vendita della società al discusso imprenditore Francesco Agnello fa nascere più di un malumore tra gli osservatori, la tifoseria, i trapanesi e coloro che amano il calcio. Pare che anche lo stesso spogliatoio del Trapani abbia chiesto alla società di spiegare meglio cosa sta succedendo.

La sensazione è che i Morace si vogliano liberare del Trapani Calcio. Presto, subito, e giocando anche al ribasso. Che peccato, e che ingiustizia. Vittorio Morace è stato accolto con tutti gli onori da Trapani e dai trapanesi, ha avuto la cittadinanza onoraria - privilegio che hanno in pochissimi - e le giuste passerelle.

L'armatore ha fatto il bene del Trapani Calcio, ma anche Trapani ha fatto la fortuna dell'azienda di Morace, la Ustica Lines, oggi Liberty Lines. Questo non dobbiamo dimenticarlo.

Morace non è stato un generoso mecenate del pallone, è stato un intelligente imprenditore, capace di fare sistema con il territorio, di arricchire e di arricchirsi.  Liberarsi così di tutto, con l'alibi delle note vicende giudiziarie e delle inchieste in corso,  non è rispettoso della città e del territorio.

Ancora una volta, imprenditori non trapanesi vengono nel territorio, fanno i loro affari, come è giusto che sia, ci mancherebbe, e poi fanno armi e bagagli e se ne vanno. 

Eppure, qui bisogna richiamare ognuno, anche i Morace, alla propria responsabilità. Forse il Sindaco di Trapani Giacomo Tranchida avrebbe dovuto essere più interventista sulla vicenda. Questo è uno degli episodi chiave che dimostra chiaramente che amministrare Trapani non significa fare li sindaco ad Erice e Valderice, perchè richiede un'altra mentalità, più coraggio.

Tranchida avrebbe dovuto chiamare tutti gli imprenditori locali e metterli intorno ad un tavolo, fare, una volta tanto, un'azione coordinata. Può ancora farlo, in realtà. E' cominciata così l'avventura di Morace a Trapani, d'altronde, tanti anni fa, ed è stata un'esperienza fortunata. Ma non può finire in malo modo, vendendo il Trapani per fare cassa.

E' il momento della responsabilità. Lo chiedono i tifosi, lo chiede la città.