Triscina. Differenziata e multe , il superburocrate apre i sacchetti abbandonati
Nonostante le fisiologiche difficoltà, la raccolta differenziata è partita in tutto il territorio di Castelvetrano, anche se a Triscina era già iniziata lo scorso 18 luglio. Ma visto che l’abbandono di rifiuti indifferenziati era continuato lo stesso, giovedì scorso sono arrivate le multe.
E a guardare dentro i sacchetti, con gli operatori della Dusty e i vigili urbani, è lo stesso ingegnere Giuseppe Riccio, sovraordinato nominato dalla commissione che, abbandonato il ruolo di burocrate, con tanto di guanti e tuta bianca, ha aperto i sacchetti tirando fuori scontrini e vecchie bollette per identificare i trasgressori.
“L’amministrazione, con tutto il proprio staff, il comando dei vigili, il responsabile del servizio rifiuti, il dirigente dell’ufficio tecnico, tutti quanti insieme siamo impegnati in un momento che vuole essere di sensibilizzazione ma anche di repressione nei confronti di chi non vuole rispettare il proprio prossimo”.
A Triscina, nonostante il grande apporto delle associazioni che hanno contribuito sul versante dell’informazione e della sensibilizzazione, il fenomeno dell’abbandono indiscriminato di rifiuti è ancora presente.
Insieme a vigili e funzionari, a Triscina c’è anche il commissario straordinario, Salvatore Caccamo.
“La raccolta differenziata, come avviene in tutti i comuni, necessita di un po’ di tempo perché possa entrare a regime – ha dichiarato ai nostri microfoni - Però è fondamentale che non si creino più gli accumuli, perché ormai non abbiamo più alternative. Abbiamo un aut aut da parte della Regione siciliana: se non raggiungiamo il più presto possibile il 30% di differenziata, saremo costretti a conferire i rifiuti fuori regione (con costi che il comune non può permettersi, ndr). Questo è il motivo per cui oggi, con il nucleo di Polizia municipale istituito con l’ordinanza che ho firmato, i controlli vanno fatti”.
La raccolta differenziata è quindi una sfida, che si svolge su più versanti e dove il coinvolgimento dei cittadini è essenziale. A fronte di coloro che sembrano ancora sordi alla necessità di cambiare registro, c’è una parte di cittadinanza che si impegna. E che, legittimamente, pretende che i trasgressori siano sanzionati.
Nello stesso tempo, le fisiologiche carenze del servizio (è capitato che in determinate zone la differenziata non sia stata ritirata dagli operatori) cominciano ad essere segnalate ai vigili urbani, oppure agli stessi numeri di telefono indicati nel calendario di raccolta (li trovate qui).
La speranza è che siano sempre meno coloro che “dato che non passano a ritirarla, io butto tutto insieme nello stesso sacchetto, agli angoli della strada”.
A Castelvetrano, da un paio di giorni la differenziata è stata, come dicevamo, estesa a tutto il territorio, periferie comprese. I cassonetti sono stati capovolti, prima di essere ritirati perché sostituiti dal servizio porta a porta. E’ probabile che se qualcuno continuerà a buttare il sacchetto di rifiuti indifferenziati proprio sopra i cassonetti capovolti, le multe a tappeto verranno estese dalle borgate alla città.
L’impressione, con un dissesto finanziario ancora dietro l’angolo, è che se non ci sarà la continua partecipazione attiva della cittadinanza, le conseguenze potrebbero essere davvero disastrose.
E’ come assistere ad un principio d’incendio senza tentare di spegnere le fiamme, “perché io pago le tasse e ci devono pensare i vigili del fuoco”.
Egidio Morici
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