Usavano i 500 euro del “bonus cultura” per comprare smartphone e pc, anziché spenderli per cinema, musica, concerti ed eventi culturali.
Così 800 ragazzi siciliani, precisamente del Nisseno, sono finiti un'indagine della guardia di finanza. Sono studenti diciottenni che avrebbero pensato di utilizzare quel bonus per fare altro. Tutti ragazzi nati tra il 1998 e il 1999. L'indagine la sta curando la Guardia di Finanza di Caltanissetta. I ragazzi hanno beneficiato del cosiddetto “18app”, e si sta cercando riscontro tra le vendite effettuate dagli esercizi commerciali. Le attenzioni si sarebbero concentrati su un rivenditore in particolare dove i ragazzi avrebbero acquistato pc, telefonini e altri strumenti elettronici diversi da quelli consentiti per l'utilizzo del bonus. Si profilerebbe il reato di truffa, per gli 800 ragazzi, oltre alla sanzione già inflitta di 500 euro e il rischio di dover restituire il bonus.