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06/08/2018 13:00:00

Alcamo, il consigliere Sucameli interroga il sindaco Surdi sull'annosa vicenda dell'acqua

I problemi dell’approvvigionamento idrico ad Alcamo, ormai cronici da almeno due anni, sono alla base dell'interrogazione a risposta scritta al sindaco Surdi, presentata dal consigliere Giacomo Sucameli che definisce la situazione disastrosa, specie nel periodo estivo, e criticando l'amministrazione, la vede: "incapace di gestire l’ordinario - afferma - figuriamoci lo straordinario". Questo il contenuto dell'interrogazione di Sucameli:

- se viene prelevata una quantità d’acqua di circa un milione di litri al giorno, le vasche del bottino Comunale riescono ad accumulare acqua per distribuirla in città il giorno dopo? Noi rispondiamo di No, ma attendiamo la vostra; 

- noi rappresentanti del popolo e la cittadinanza intera potremmo avere la situazione aggiornata dell’annoso problema idrico?

- chiediamo ufficialmente un incontro con tutte le forze politiche presenti in Consiglio, alla presenza del Sindaco e Assessore di competenza affinché la politica tutta possa essere messa in condizione di poter sapere ed essere collaborativa. Chiediamo ufficialmente che venga dichiarato lo stato di emergenza al Prefetto e riaprire i pozzi sotto il rigido controllo Comunale, affinché si possa fronteggiare l’emergenza.

Sucameli nella sua interrogazione ricorda anche parte del  programma elettorale del Movimento 5 Stelle, relativo proprio al problema dell'acqua ad Alcamo:

Attivazione di fontane pubbliche con acqua potabile e certificata. Incentivazione dell’uso dei riduttori di flusso per i rubinetti di casa. Recupero acque piovane per doppio circuito ad uso non potabile, negli edifici della pubblica amministrazione anzitutto. Utilizzo delle acque piovane e reflue depurate per l’agricoltura realizzando le necessarie infrastrutture e gli impianti di trattamento, anche facenti uso della fitodepurazione. Utilizzo di sistemi all’avanguardia che salvaguardino la durata nel tempo del sistema di distribuzione idrico (esempio corrosione delle tubature) e di sistemi di risparmio energetico per il relativo funzionamento, usufruendo anche di finanziamenti specifici laddove previsti.
Pubblicazione costante e frequente delle analisi delle acque ad uso umano (analisi ARPA e gestori), come da normativa vigente, al fine di incentivare il consumo dell'acqua potabile di rubinetto a discapito di quella in bottiglia, anche per ridurre l'utilizzo della plastica che grava sul ciclo dei rifiuti. Definizione di una quantità pro-capite giornaliera minima gratuita, 50 litri al giorno. Campagne per l'utilizzo dell'acqua di rete al posto dell'acqua minerale. Pagamento del surplus a costi crescenti in relazione alla crescita dei consumi pro capite. Previsione di attività di manutenzione e ove necessario di rifacimento della rete idrica comunale.Allestimento di distributori automatici di acqua dell'acquedotto, naturale e gassata, nei locali pubblici (pubblica amministrazione, scuole, luoghi di lavoro, supermercati). 
A distanza di due anni restiamo in attesa - conclude Sucameli - ".