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11/08/2018 06:00:00

La Lega fa fuori Vito Armato in provincia di Trapani, ma lui ci prova per Marsala

 La settimana scorsa la Lega ha tenuto una conferenza stampa a Palermo, il senatore Stefano Candiani nell'indicare la strada che il partito dovrà tracciare ha presentato l'organigramma della Lega in Sicilia, indicando i nomi dei responsabili e non solo per il tesseramento ma anche per la riorganizzazione del partito.


A domanda diretta Candiani ha risposto che tutti i vertici precedentemente nominati, con la carica di commissari, sono stati azzerati. In provincia di Trapani ad essere titolati per nome e per conto della Lega sono solamente Bartolo Giglio e Roberto Bertini.  Vito Armato, marsalese ed ex commissario provinciale, continua a mandare comunicati stampa dove si firma ancora con la vecchia carica e ne espone in bella mostra il simbolo. C'è qualcosa che non quadra. O mente Candiani o mente Armato. O verosimilmente Armato non si arrende, non ha letto tutte le dichiarazioni di Candiani sulle testate nazionali, la voce era univoca: azzerati i vertici precedenti.


L'ex commissario della Lega ci prova, e spera in una sua candidatura alle prossime elezioni amministrative del 2020.
Nella sua lettera, Armato, ringrazia quanti gli hanno concesso fiducia e in primis la sua famiglia. Non faceva prima a chiamarli? Perchè dare in pasto alla stampa gli affetti più cari, specie adesso che è senza alcuna carica all'interno della Lega? Perchè citare continuamente il suo “amico Matteo Salvini” quando la carica di Armato non è stata tutelata dal leader del Carroccio ? Avrebbe potuto evitare l'azzeramento così.
Armato è in prima linea: “Adesso dobbiamo resistere, crescere tenendoci care le persone di alto profilo morale, dobbiamo guardare oltre la destra”.
Oltre la destra c'è l'estremismo di cui è già portatore. Chi sarebbero le persone che insieme a lui contribuirebbero a salvare Marsala?  Ah si, l'1,37% del 2015.


Dunque, Armato è già seduto a scrivere il programma per le amministrative del 2020, e parte dalla questione morale centrandola sulla “dignità” e sull' “onore”.
Chi saranno gli eletti che godranno delle perle politiche di Armato? Lo dice lui nella sua epistola: “Questi devono aver “Deciso” di dare un futuro diverso ai nostri figli; devono “Desiderare”, e farsi trovare pronti al sacrificio; devono essere“Disciplinati”perché la disciplina è la forza più grande che Dio ha donato all’uomo; devono “Divenire”migliori, essere il meglio, il massimo di quello che possiamo; devono avere una “Direzione” chiara per non sprecare tempo; devono “Definire”, conoscere nei dettagli programma e il metodo perché questo si possa attuare; devono rifiutare categoricamente ogni “Dilemma” essere sicuri e preparati, non lasciare spazio a dubbi e alternative; non devono “Deludere”, evitare di creare illusioni essere concreti; devono avere una“Destinazione”, pertanto conoscere le modalità e la tempistica dei punti del programma; e per finire devono avere grande“Dignità”, vivere dignitosamente è motivo di orgoglio, imparare ed aiutare, fare ogni cosa con onore e passione. Questa è la cosa che oggi serve a Marsala, questa è la migliore eredità che ognuno di noi potrà lasciare ai propri figli”.


Sembra un trattato di alta politica, nel paese, però, di paperopoli. Nella realtà la politica è fatta di competenze altissime, di capacità amministrativa, intesa anche come diritto, nella competenza gestionale e nella capacità di dare risposte concrete al territorio grazie ai collegamenti regionali, nazionali ed europei.
Che significa che bisogna rifiutare il “dilemma”? E mostrarsi sicuri e preparati? Avere dubbi è importante, aiuta a mettere ordine nelle cose. Mostrarsi imperfetti e capaci a migliorarsi è sinonimo di intelligenza e di non supponenza e arroganza.


Armato pensa di creare il prototipo in laboratorio? Intanto c'è materiale da studio per quello che ha scritto, a cominciare dagli adepti che dovranno essere pronti al sacrificio e disciplinati. Avrà messo su una setta?  E allora largo alla prossima campagna elettorale ma l'ex commissario della Lega fa confusione, fare il sindaco non è come vendere un barattolo di herbalife.  C'è differenza, e non saranno dei punti vaghi ed astratti a far ripartire una città.


L'identikit di questo nuovo e futuro Primo Cittadino, a cui Armato aspira a diventare, è delineato da lui stesso: “Il Sindaco oggi non è più da identificare, esclusivamente, nella persona del bravo professionista e/o burocrate poiché quest’ultimo adesso lavora per organizzare un “Sistema”, attraverso un processo amministrativo efficace, focalizzati al risultato non al processo, quest’ultimo è demandato ai Dirigenti. Il cambiamento può avvenire è alla nostra portata adesso bisogna creare la giusta Performance Politica, strutturata e decisa. Siamo certi che troveremo la giusta sintesi perché tutto questo possa accadere, con i Marsalesi di buonsenso e le forze civiche e politiche che hanno a cuore la nostra Marsala”. Sono concetti diversi, attinti da vari scritti che si trovano su google e che sono stati messi insieme alla rinfusa, non in maniera logica.
La città di Marsala ha bisogno di tante cose, sicuramente di un rilancio forte e vero, non più annunciato ma attuato.


Ciò di cui non ha bisogno è dell'improvvisazione di chi a tutti i costi chiede di stare sulla scena politica, nonostante la carica azzerata.
Sarebbe stato più coerente scrivere: mi candido e questi sono i miei punti del programma. Nessuno di noi può misurare la dignità di un altro soggetto, la capacità di essere persona di morale e così via.
E non sarà la figura di Matteo Salvini e l'amicizia continuamente sbandierata a fare di Armato un buon politico...Non ci pare che il leader del Carroccio se lo sia portato a Roma.