Nell'attesa che la MYR (Marsala Yachting Resort) inizi i lavori del porticciolo turistico, facciamo il punto della situazione. Ad oggi non ci sono novità da parte della società concessionaria. Settembre è quasi agli sgoccioli e in pratica si è fermi alle informazioni date nel corso dell’ultima conferenza stampa del dicembre scorso, nella quale dirigenti e tecnici della società annunciavano l’inizio dei lavori fissato entro sei mesi e termine con inaugurazione prevista entro l’estate del 2020.
Nell’ultimo periodo, se da un lato mezzi all’opera non ne abbiamo visti, dall’altro ci sono state delle iniziative che potremmo definire rientranti nella prassi. Quella del Comune di Marsala che nelle settimane scorse, così come previsto dalla legge, ha costituito il Collegio di Vigilanza che avrà il compito di controllare le varie fasi dei lavori. Dell'organo di controllo sul progetto della Marsala Yachting Resort fanno parte oltre al Sindaco di Marsala anche il rappresentante della Prefettura di Trapani, il comandante pro tempore del porto di Marsala (per la Capitaneria di Trapani), un componente dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente – Dipartimento dell’Urbanistica e un altro dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente – Dipartimento Ambiente.
Altra iniziativa, lanciata tramite una nota stampa e quindi per avere un effetto mediatico, è stata quella dell’associazione di imprenditori “Rete Punica” che ha proposto un crowdfunding per coinvolgere i cittadini nel progetto per la costruzione del porticciolo.
Sul porto e il ritardo nell’inizio dei lavori da parte della Myr è intervenuta nei giorni scorsi anche la deputata regionale dell'Udc, Eleonora Lo Curto, la quale invita il governo Musumeci a prendere una chiara presa di posizione sulla realizzazione del Marina di Marsala E chiedendo uno stanziamento di fondi per rendere efficace l’accordo di programma con la Myr:
“Va tenuto conto che il Marina di Marsala rappresenterebbe un hub nel sistema portuale siciliano - le parole della Lo Curto-. Solo questo elemento potrebbe essere sufficiente a far immaginare anche una compartecipazione della Regione nella struttura societaria di gestione del porto, anche con un impegno a tempo per consentire l’avvio delle attività economiche in maniera virtuosa. È necessaria ora un’accelerazione, valutando anche l’opportunità di definire un percorso in sede di legge Finanziaria. Da capogruppo dell’Udc e componente della commissione Bilancio mi farò parte attiva di ogni iniziativa utile a permettere l’avvio dei lavori. Voglio ricordare che il bacino portuale di Marsala, punta estrema della Sicilia Occidentale, vanta un territorio molto vasto, su cui insistono due grandi litorali marini geograficamente opposti: il litorale nord, che ospita la Laguna delle isole dello Stagnone, i mulini e le saline di Marsala e il litorale sud, bagnato dal mar Mediterraneo e meta di villeggiatura privilegiata grazie alle spiagge sabbiose e alle numerose strutture ricettive presenti nella zona. Ho chiesto – prosegue la parlamentare regionale - un’audizione in IV commissione Ars per discutere delle problematiche relative al progetto del porto turistico Marina di Marsala alla presenza degli assessori per il Territorio e l’Ambiente Salvatore Cordaro, per le Infrastrutture e la Mobilità Marco Falcone, per il Turismo, lo Sport e lo Spettacolo Sandro Pappalardo e per le Attività produttive Mimmo Turano, dei rispettivi dirigenti generali, del sindaco del comune di Marsala Alberto Di Girolamo, del capo ufficio tecnico del comune Francesco Patti, della Capitaneria di porto di Trapani, del dirigente del Servizio 5 del dipartimento regionale Ambiente e del capo progetto porto Marina di Marsala Massimo Ombra”.
Il PROGETTO - Lo specchio acqueo del porto marsalese dovrebbe ospitare oltre mille imbarcazione da diporto, compresi yacht da 75 metri. L’opera avrà un costo di 50 milioni di euro ed è inserita all’interno di un piano regolatore del porto per un importo totale di 75 milioni di euro, prevederà tutta una serie di investimenti privati su tutto il waterfront, ai quali ha dato un importante contributo Invitalia con un contratto di sviluppo partecipato dalla stessa Regione, con una quota di 8 milioni di euro e che globalmente servirà a coprire i due investimenti: uno per il Marina di Marsala e l’altro per le infrastrutture esterne.
Tra queste, quelle più importanti sono: un albergo a cinque stelle che verrà costruito in piazza Piemonte e Lombardo, dove si trova l’ex discoteca Octopus, un parcheggio multipiano da 480 posti auto in via Verdi e infine il raddoppio della carreggiata del lungomare antistante la zona del parcheggio. Il tutto dovrebbe assicurare circa 200 nuovi posti di lavoro diretti e 3000 di indotto.
Tutto questo è previsto in tre fasi operative di esecuzione fino al 2020. Il progetto del Marina di Marsala è lì, pronto per essere realizzato, regolare e attestato dagli Enti ufficiali. L'unica cosa che amministrazione e cittadini auspicano ora è di vedere al più presto iniziare questi lavori che, senza alcun dubbio, contribuirebbero a rilanciare lo sviluppo economico della città.