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12/10/2018 06:36:00

Rilasciati dalla Libia i due pescherecci di Mazara che erano stati sequestrati

 Si sblocca il caso dei due pescherecci mazaresi sequestrati dalle motovedette libiche. Sono il motopesca Matteo Mazzarino e l'Afrodite Pesca. Secondo quanto annuncia il premier Conte, le due imbarcazioni sono sulla via del ritorno.

"Ho appena avuto conferma che ai due motopescherecci Matteo Mazzarino e Afrodite Pesca, che da mercoledì erano stati posti sotto sequestro da unità militari libiche, è stata concessa l'autorizzazione a fare rientro in Italia - commenta Giuseppe Conte in una nota -. I nostri cittadini potranno finalmente rientrare a casa. Non li abbiamo mai lasciati soli e abbiamo costantemente lavorato per sbloccare la situazione".

Le imbarcazioni erano stata sequestrate tre giorni fa a 29 miglia dalle coste libiche di Derna. Ancora una volta al centro di un caso diplomatico due pescherecci della marineria della cittadina in provincia di Trapani, che ha una delle flotte di natanti più grandi d'Italia. Sono in tutto 14 i marinai a bordo tra italiani e tunisini, fermati.


Una vicenda che sembra prossima all'epilogo dopo una mobilitazione generale a partire dal sindaco di Mazara Nicola Cristaldi, il primo a dare la notizia del sequestro. Lo stesso Cristaldi aveva raccontato le fasi concitate con cui le motovedette libiche avevano fermato i due pescherecci, utilizzando il fuoco senza per fortuna provocare feriti. Ma ingenti sarebbero i danni alla cabina e alle attrezzature del motopesca Afrodite.

I libici, saliti sui due natanti, avrebbero obbligato i comandanti a intraprendere la navigazione verso la costa libica, raggiungendo poi il porto Ras Al Hilal. Sono state ore di angoscia a Mazara.

“Eravamo a ben ragione fiduciosi, fin dalle prime ore del sequestro da parte della motovedetta libica, che i due pescherecci mazaresi “Afrodite Pesca” e “Matteo Mazzarino” ed i complessivi 13 membri degli equipaggi potessero essere rilasciati nel breve tempo possibile. Pertanto ringraziamo il Governo Nazionale, la Farnesina, il Governo Regionale ed il Comando Generale delle Capitanerie di Porto che hanno seguito costantemente la vicenda e per la vicinanza mostrata ai nostri pescatori”.

Questo è quanto dichiarato dal Presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu, Nino Carlino. 

I due pescherecci, il “Matteo Mazzarino” (della società armatoriale M.C.V. Pesca dell’armatore Vincenzo Asaro con sette uomini di equipaggio al comando del capitano Alberto Figuccia), e l’”Afrodite Pesca” (della Afrodite Pesca Srl dei fratelli Pellegrino (140 tonnellate di stazza lorda, con 6 uomini di equipaggio a bordo al comando del capitano Vincenzo Pellegrino) hanno lasciato il porto di Ras Al Hilal alle ore 1 di questa mattina. Alle società armatrici non è stata fatta pagare nessuna ammenda; invece è stato confiscato l’intero pescato dei due motopesca del quale minima parte riferibile all’attività di pesca condotta all’interno della cosiddetta ZEE (Zona Economica Esclusiva) che la Libia dal 2005 ha stabilito unilateralmente estendendo di fatto le proprie acque nazionali 62 miglia oltre le 12 convenzionali.