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26/11/2018 06:00:00

Campobello di Mazara, scrive Maria Tripoli sul suo nome, le nostre inchieste, la mafia

Egregio direttore,
sono la sig.ra Tripoli Maria e ricopro la carica di consigliere comunale al comune di Campobello di Mazara. Ancora una volta leggo da un’articolo pubblicato dal vostro quotidiano on line che accomunate il mio nome con la mafia, infangando la mia immagine.

Premesso che mi lega un rapporto di sangue a Tripoli Mario, il quale ancora e’ solo sottoposto ad indagini, e che, a fine maggio scorso, e’ stato scarcerato dal Tribunale della Liberta’ che ha annullato il provvedimento di carcerazione, non vuol dire che la sottoscritta debba pagare colpe per via di qualcun altro, nel caso in cui ce ne fossero.

Voi stessi in un articolo di Tp24.it di domenica 18/11/2018 dal titolo “La grande festa delle puttane” affermate che se un gionalista, un politico, un medico, ecc., sbaglia per logica sbagliano tutti i giornalisti, politici, medici, ecc? penso proprio di no. Ma questo a quanto pare non vale per me. solitamente preferisco che siano i tribunali a stabilire le sentenze e non certo le testate giornalistiche, infatti non riesco a comprendere come mai voi pubblicate fatti che dovrebbero essere coperti dal segreto istruttorio, quando ancora oggi ci sono indagini in corso. E inoltre, non riesco a comprendere quali siano i fatti che investono direttamente la mia persona e che mi vedono collusa o omertosa.

La realtà è che non mi conoscete nemmeno e state infangando il mio nome, mamma anche di due ragazzine, senza neanche conoscere realmente quello che e’ il mio pensiero e la mia condotta. continuate a mistificare la realta’ affermando della posibbile collusione tra mafia e politica creando solo fumo attorno alla mia persona, quando la sottoscritta ricopre soltanto la carica di consigliere comunale e che mai ha rivestito un ruolo nell’esecutivo e nel governo della mia città. 
Considerata la mia estraneita’ ai fatti di cronaca invito e diffido il responsabile della testata giornalistica ad attenersi scrupolosamente alla narrazione degli eventi omettendo di fornire notizie tendenziose e diffamatorie e, soprattutto, speculative sulla mia persona.

Maria Tripoli

 

Gentile signora,
Noi scriviamo proprio perché non la conosciamo, e non conoscendola raccontiamo quello che vediamo, senza simpatie nè antipatie, e senza pubblicare fatti coperti dal segreto istruttorio (non è proprio nel nostro stile...). 
Ad accumunare il suo nome alla mafia non è Tp24, ci mancherebbe, ma sono i suoi familiari.
Per il resto, facciamo informazione, e pensiamo che la politica debba arrivare sempre prima della magistratura, cosa che a Campobello di Mazara pare davvero molto difficile. E lei è consigliera comunale di maggioranza a Campobello, e, a parte qualche manifestazione "di parata", un gesto concreto di dissociazione verso la mafia non lo abbiamo mai registrato. Da lei come da altri. Quindi non siamo noi a darvi degli omertosi, siete proprio voi che siete muti.

Giacomo Di Girolamo