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27/12/2018 06:00:00

Giacomo Tranchida: "Illuminazione, Palazzo Lucatelli, centro storico: le mie idee"

Continua l’intervista al Sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida (per la prima parte clicca qui)

Spazio anche alle segnalazioni dei nostri lettori. Una delle domande riguarda l’illuminazione pubblica, che in alcune zone funziona ad intermittenza. I cittadini chiedono un intervento del primo cittadino di Trapani, per risolvere il problema.

“Gentilmente questi cittadini mi facciano una segnalazione puntuale su Whatsapp su qual è la strada. Più in generale c’è una questione che spesso e volentieri, si confondo per strade di competenza del Comune di Trapani, strade che sono nella proprietà e disponibilità della ex Provincia, o Libero Consorzio, oppure A.S.I.. Spesso e volentieri, purtroppo, queste strade sono spente. Ora, io non voglio scaricare responsabilità su altri enti, perché da Sindaco devo comunque assumermi la responsabilità di monitorare tutto il territorio, però da questo punto di vista c’è da capire che c’è una responsabilità oggettiva dell’ente proprietario della strada. Io mi auguro che la Provincia, dalla porta o dalla finestra, anche con qualche spallata, si decida a ripristinare questi impianti. Se fossi io ad amministrare oggi la Provincia, mi assumerei la responsabilità per dire che la sicurezza viaria, intanto, è la prima cosa, al netto poi della norma sulla stabilità del bilancio ecc. Abbiamo, a poco a poco, siamo a circa il 60 %, fatto riaccendere tutta la pubblica illuminazione in tutte le strade delle frazioni sud del Comune di Trapani, dunque da Locogrande, a Rilievo, a Guarrato, a Marausa, che la vecchia amministrazione aveva fatto spegnere perché quella strada catastalmente era privata.”

Cambiamo argomento Sindaco. Nel mese di settembre abbiamo pubblicato una nostra inchiesta a puntate sul Palazzo Lucatelli e le vicende che lo hanno riguardato. Questo è un palazzo storico nel centro storico, una volta ospitava un ospedale, ora è completamente abbandonato. Adesso, è persino a rischio crollo, ed è stata chiusa al traffico la strada antistante. Era previsto un finanziamento di due milioni di euro per rifunzionalizzare l’edificio, cosa pensa di fare per mettere in sicurezza la struttura?

“Tre secondi di premessa. Via Nunzio Nasi, chiusa da 7,8,9 anni, posso pubblicamente dire che a luglio quando noi abbiamo spinto gli uffici, hanno fatto la gara, ed tra fine anno e i primi di gennaio si avvieranno i lavori per togliere questo obrobrio di ponte, che addirittura non faceva più passare i Misteri. Noi stiamo lavorando, sia sul versante, con l’assessore Patti, per non perdere i due milioni di finanziamento che il Luglio nel tempo era riuscito a conquistarsi. Due, a fronte dell’ennesima emergenza, è caduto un altro pezzo di tetto e dunque abbiamo dovuto inibire la viabilità per questioni di sicurezza. Stiamo definendo la procedura amministrativa, per superare anche delle incomprensioni, mettiamola così, visto che a Natale siamo tutti più buoni, tra gli uffici comunali, il settore lavori pubblici e il Luglio. Contiamo con il nuovo anno di avviare speditamente per i primi interventi. Per inciso, io non ho promesso, ne lo prometto, in campagna elettorale che pensavo di realizzare lì il teatro, l’ex Teatro Garibaldi ecc. Dico semplicemente una cosa che fino a ieri sono stato a Palermo, all’assessorato all’economia, a sollecitare il finanziamento per la riqualificazione del Teatro Tito Marrone. Sì insisterà sul territorio di Erice, ma è a cento passi dal territorio comunale di Trapani, sul lungomare, agevolmente da raggiungersi. Speriamo di poter mettere in sesto il Teatro Tito Marrone. Nelle more ringrazio Marsala perché molte delle nostre compagnie artistiche, spesso e volentieri per fare le iniziative delle rappresentazioni son "costrette" a rivolgersi al Comune di Marsala."

L’ultimo argomento la musica nel centro storico.

"Uno a casa sua può fare quello che vuole, quindi io dentro il locale posso "spararmi" in decibel tutta la musica che voglio. Però pensare che la mia libertà e quella degli avventori del mio locale, debba creare nucumento a quei quattro turisti che son venuti e che dormono sostanzialmente nel beb che ci sta sopra, o che ci sta di fronte, perché tu ancora alle due del mattino continui a marterllarci il cervello, questo non va bene. Quindi i nostri operatori devono capire che dentro il proprio locale possono fare quello che vogliono, fuori da quel locale ci stan delle regole. La mia libertà, sostanzialmente, finisce con la libertà dell'altro. Se gli operatori del centro si indirizzano verso il live, io credo che diventa anzi gradevole, per chi sta in strada a passeggiare per le vie del centro storico. Fino ad una certa ora è anche tollerabile dai proprietari, dagli anziani che dormono lì o dai turisti. Dunque ci dobbiamo intendere, poi da che mondo e mondo, la discoteca si fa in un locale chiuso."