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15/01/2019 06:00:00

Salemi: indagini, testimonianze, doppia vita di Ciaravolo.Ecco il menù delle nozze mancate

Sono trascorsi 10 giorni dal ritrovamento, nelle campagne tra Salemi e Gibellina, della Mercedes totalmente bruciata e al cui interno è stato trovato il corpo di un uomo che si pensa possa essere di Francesco Ciaravolo, l’uomo di 48 anni che il 29 dicembre doveva sposarsi con un'infermiera di Castelvetrano, Vincenza Vaccaro, ma all’appuntamento in chiesa non si è mai presentato, facendo saltare per la seconda volta il matrimonio.

Le indagini - Le indagini della Procura di Marsala vanno avanti anche se l’ipotesi del suicidio è quella più accreditata. Si sta cercando di capire in quale contesto sarebbe maturato il fatto e per questo si stanno analizzando tutti gli spostamenti di Francesco Ciaravolo prima che sparisse. L’uomo non aveva un lavoro stabile ma allo stesso tempo non destava sospetti. «In mancanza dei risultati degli esami - affermano comunque gli investigatori - non escludiamo che si sia trattato di un suicidio e neppure di un omicidio. I carabinieri intanto hanno ascoltato anche la titolare di un bar di Salemi. La donna aveva scritto su facebook, un post relativo a questa vicenda molto strano e inquietante, e così i militari l’hanno interrogata per tre ore. Avrebbe raccontato di aver cancellato il post dopo un’ora e di averlo scritto d’istinto perché il nome di Francesco Ciaravolo era legato ad una triste storia familiare.

La tanica di benzina - Gli inquirenti oltre agli interrogatori, stanno cercando di capire chi ha comprato la tanica di benzina per dare fuoco all’auto e dove è stata riempita. E’ stato lo stesso Ciaravolo o no? Nelle vicinanze della zona dove è stata trovata l’auto con il corpo carbonizzato ci sono parecchi rifornimenti dotati di telecamere di sorveglianza e queste potrebbero dare delle informazioni decisive per la risoluzione del caso.

Il corpo ancora in vita mentre l’auto bruciava - Nell’attesa della comparazione del Dna che potrà dare la certezza sull’identità della vittima e cioè se si tratta o meno di Francesco Ciaravolo, sembrerebbe dall’esame dei resti umani rinvenuti che la vittima era viva, quando il fuoco ha avvolto la macchina.

Il fioraio – Sulla vita del mancato sposo continuano ad emergere altre novità. Tra queste c’è la storia raccontata dal fioraio che Ciaravolo aveva contattato per addobbare la chiesa. Salvatore Caradonna un vivaista di Salemi racconta di aver ricevuto la visita di Ciaravolo quattro mesi prima del matrimonio e che gli aveva richiesto dei fiori esotici molto costosi. A quel punto, non fidandosi, perché lo conosceva, disse di non poterli prenotare e che doveva ritornare un mese prima del matrimonio assieme alla futura sposa, solo che non si sono più visti fino al giorno prima delle nozze. "A quel punto – racconta Caradonna – mi ha fatto pena e ho chiamato un amico fioraio di Gibellina dicendogli che gli avrei mandato la coppia per fargli preparare alcune composizioni di fiori per la sposa e per l’addobbo della Chiesa, anche se lui non c’è mai andato. L’ho visto invece in una agenzia viaggi di Salemi per prenotare il suo viaggio di nozze".

La doppia vita di Ciaravolo – Proprietario di diversi vigneti in giro per il mondo, imprenditore in Sud Africa, ma anche socio del Mahara Hotel dove avrebbe dovuto festeggiare il matrimonio e titolare di abitazioni sull’isola di Panarea, era questo che la gente sapeva di Francesco Ciaravolo, perché questo lui raccontava, ma la realtà era ben altra e a quanto pare era disoccupato, e proprio per questo motivo, il fioraio Caradonna aveva paura di non essere pagato. Viveva con la madre anziana e senza luce a casa.

L’annuncio del suicidio – Uno degli amici più stretti di Ciaravolo, Salvatore Drago, amico da venticinque anni ha dichiarato di averlo sentito al telefono il giorno del matrimonio e disperato gli ha confessato che non sarebbe andato in chiesa e ha minacciato di suicidarsi, gettandosi addosso della benzina. Drago, ha anche raccontato agli investigatori che il 2 gennaio avrebbe ricevuto un messaggio di scuse da parte di Ciaravolo, in cui prometteva di restituire i soldi delle spese affrontate e che avrebbe spiegato in seguito le vere motivazioni del mancato matrimonio.

Parla la sorella di Vincenza Vaccaro – “Siamo solo delle vittime, questa è una doppia tragedia”, le parole di Amalia Vaccaro, sorella di Vincenza, la donna che doveva sposare Francesco Ciaravolo. “Vincenza sta malissimo, – afferma la sorella - non meritavamo tutto questo. Mia sorella è solo una vittima. Non ho altro da aggiungere, siamo chiusi nel nostro dolore. Attendiamo gli sviluppi sulla vicenda e lasciamo che siano gli inquirenti a fare il loro lavoro».

Un’esclusiva di tp24. Le due date del matrimonio e il menù delle nozze mancate - Pubblichiamo due documenti che testimoniano: il primo le due date del matrimonio tra Francesco Ciaravolo e Vincenza Vaccaro (immagine sopra e a lato).  La prima nel mese di settembre, il 15.09.18 che, come si vede è stata cancellata e sotto quella del 29.12.18, giorno in cui si sarebbero dovuti sposare. L’altro, invece, è il menù principesco (qui sotto e a lato) che i due sposi mancati avevano prenotato al Mahara Hotel di Mazara del Vallo. 140 invitati che avrebbero dovuto gustare quanto di meglio si possa offrire per una cena nuziale, a base di gambero rosso di Mazara, aragoste, dentice e champagne Don Perignon annata 2009.

 
 



Nera | 2024-04-11 13:07:00
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