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23/01/2019 06:00:00

Diego Maggio: "A Marsala sono mancati sindaci illuminati. Mi candido, senza arroganza"

Diego Maggio, ex funzionario del Libero Consorzio, ha avuto un conferimento importante dal Comune di Pantelleria: è stato designato rappresentate del coordinamento per il riconoscimento Unesco per l’isola di Pantelleria. Un impegno gravoso?

 

 

Non è una nomina onorifica, è un incarico di lavoro che rappresenta la continuità di impegno per ciò che mi riguarda, essendo stato il lanciatore dell’idea che ha portato al riconoscimento della tradizione agricola della coltivazione ad alberello del vigneto di Pantelleria, che rappresenta un unicum. Si tratta della pianta più bella e più utile della storia umana, zappata obliquamente dai maestri agricoltori dell’isola.

 

Cosa rappresenta Pantelleria?

 

E’ la nostra sorella, è la metafora della Sicilia. Noi per loro siamo l’isola madre, che si creino delle parentele strette tra quest’isola, vicino al nord Africa, e questa punta della Sicilia che ambisce a tanto. Tanti anni fa ho lanciato delle idee, sono stato l’unico a tenere accesa questa fiamma, e cioè di riconoscere a Mozia il titolo di patrimonio dell’umanità, in questo ha creduto fortemente il Vomere. Chi ci vieta di pensare di poter essere alla stessa stregua del percorso arabo normanno di Palermo? Perché non pensare ad una Marsala 2020?

 

Perché la città di Marsala non riesce a copiare o a lanciare il suo prodotto principe che la rende famosa in tutto il mondo e cioè il vino Marsala?

 

Dall’analisi ricavo una sintesi. Si parla di sindaci illuminati, la parola ha a che fare con l’energia della luce. Un sindaco è illuminato fin tanto che sia anche illuminante, qui il sindaco di Pantelleria, Vincenzo Campo, ha avuto questa idea immediata di mettersi a cavallo nella gestione di un riconoscimento già ottenuto per gestirlo nel miglior modo possibile, nell’interesse del sito e dell’umanità. Questi sindaci illuminati esistono in giro per la nostra provincia, uno per tutti il sindaco di Trapani, di Favignana, di Castellammare, non faccio differenza tra destra e sinistra ma per quello che hanno dimostrato di saper fare.

 

A Marsala non c'è un sindaco “illuminato”...?

 

Quello che non si è fatto in questa città di Marsala è da attribuire al non aver fatto da parte di chi la governa. Hanno gettato fumo negli occhi alla gente e ha straparlato di altre cose spesso senza essere d’accordo con la sintassi e la lingua italiana. Abbiamo la necessità di essere governati da persone illuminate, che scoprano nella vocazione archeologica, imprenditoriale e culturale di questa città dei motivi di rilancio mondiale. Marsala, invece, non conta più nemmeno alla stazione di Palermo.

 

Una idea?

 

È quella del patrimonio dell’umanità per Mozia e Lilibeo, del rilancio del vino Marsala.

 

Le sue idee messe a disposizione di Pantelleria possono essere ricalcate su Marsala per la sua candidatura a sindaco di Marsala nel 2020?

 

Non è una candidatura di atteggiamento, è un atto di umiltà. Chi lo capisce è una persona intelligente, chi lo ha bollato come atto di arroganza è perché forse è ignorante. Riconfermo la mia disponibilità come atto di umiltà e di amore verso questa città che amo e dove ho scelto di vivere.

 

Lei è arrogante o semplicemente dice quello che pensa senza filtri?

 

A decidere saranno coloro che voteranno, tutti gli altri metri di giudizio sono inquinati da altro tipo di valutazione che hanno a che fare con sfere recondite dell’animo umano.