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01/02/2019 10:10:00

Dalle "nebbie ericine", al "mascariamento" fino all'arresto di Catalano

 Sono tante, in questi ultimi due anni, le indagini che hanno coinvolto o che riguardano il Comune di Erice. Quella che ha portato oggi all'arresto del vice sindaco Catalano comincia nel 2016, e ha portato ad un avviso di garanzia - sempre negato dal diretto interessato - nel 2018. La notizia delle indagini si diffuse durante la campagna elettorale per la sindacatura a Trapani, con Giacomo Tranchida, poi eletto, Sindaco uscente di Erice. Tanto che gli avversari di Tranchida parlarono di "nebbie ericine". 

Nelle indagini era coinvolto pure il dirigente del Comune, Pietro Pedone, che poi ha aiutato gli investigatori a ricostruire alcuni episodi dell'inchiesta. Ma su cosa si concentra l'attenzione della Procura di Trapani? Secondo gli investigatori, si sarebbero verificati alcune irregolarità in gare d’appalto del 2016 e del 2017 riguardanti le procedure per l’assegnazione di alcuni bandi, e poi ci sono delle violazioni alle procedure previste dal codice degli appalti per gli affidamenti diretti di lavori pubblici. Rispetto agli articoli di stampa sulle indagini Tranchida aveva parlato di "mascariamento", chiedendo addirittura l'intervento dell'Ordine dei Giornalisti... 

Prima ancora, a Maggio del 2018, un'altra visita dei Carabinieri al Comune di Erice, che hanno voluto le carte su lavori di rifacimento di rete idrica e fognante, affidamenti di lavori urgenti, incarichi e anche qualche consulenza (qui il nostro articolo). 

Ma la Procura di Trapani indaga anche  sulle elezioni amministrative di Erice del 2017. Almeno sei le persone iscritte nel registro degli indagati con l'ipotesi di associazione per delinquere e corruzione elettorale. Tra le persone coinvolte vi è anche il consigliere comunale Francesca Miceli, candidata nella lista Toscano sindaco e poi transitata nel Pd. Miceli era risultata la prima dei non eletti. Alla prima seduta del consiglio comunale si è però dimesso il consigliere Francesco Tarantino della lista Toscano sindaco (i motivi delle dimissioni non sono mai stati chiariti), consentendo a Miceli di conquistare lo scranno.

Secondo gli inquirenti, in cambio di voti, sarebbero stati garantiti posizioni di favore nella graduatoria dei lavori nell'area della zona franca urbana. Tra i destinatari dell'avviso c'è anche Rino Senzaquattrini, primo della graduatoria e la cui moglie venne candidata in una delle liste a sostegno del sindaco di Erice Daniela Toscano.