"Hanno soppresso l'ultima corsa Punta Raisi-Trapani senza dire nulla"

 Hanno soppresso l'ultima corsa dell'autobus Aeroporto Punta Raisi- Trapani senza avvisare. Un altro taglio ai collegamenti con la provincia. Lo denuncia una nostra lettrice, Manuela, che ha rischiato di restare in aeroporto. Ecco la sua lettera.

Scrivo per esprimere il mio rammarico per una situazione che, purtroppo, pare vada irreversibilmente a peggiorare. Lunedì scorso sono atterrata all’aeroporto di Punta Raisi dopo sole 48 ore di viaggio ed un volo prenotato appositamente al fine di consentirmi di usufruire di uno di quegli sporadici pullman della Segesta che effettuano la tratta aeroporto - Trapani. Sbarcata, vado subito alla biglietteria dove mi comunicano che la Segesta ha deciso di sopprimere, proprio da Lunedì, l’ultima corsa, quella delle 20.45. Tutto ciò naturalmente senza esporre alcun avviso o pubblicizzare la notizia (fino a sabato pomeriggio avevo verificato gli orari). Per puro caso riesco a salire al volo sul pullman per Palermo e, sempre di corsa, a prendere l’ultima corsa Palermo -Trapani. Mi chiedo come avrebbe potuto fare uno sventurato turista, un cittadino anziano o anche un viaggiatore con esigua disponibilità economica. La situazione dei trasporti pubblici che collegano Trapani al resto del mondo (aeroporto fantasma, tratte extra urbane inefficienti con danni anche ai pendolari, situazione ferroviaria con treni e stazioni disagiate ) mi sembra quanto mai irreversibile e contro la dignità di questa città. Le bellezze naturali ed artistiche non possono motivare un turista a tornare più volte vista la scomodità del viaggio, le tariffe esose dei taxi, i collegamenti inesistenti. Di questo passo la città è destinata a morire economicamente ed i giovani, già costretti ad allontanarsi per studiare vista l’inesistenza delle università, sempre più saranno propensi a non tornare. La politica, la stessa che una volta si chiamava mafia e che oggi ha solo cambiato abito, nulla fa e nulla intende fare, nonostante i molteplici annunci. Scrivo da cittadina avvilita nella speranza di dare visibilità a questa quantomai dannosa ed annosa situazione.