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10/03/2019 08:28:00

Marsala, pugni in faccia e naso rotto per un parcheggio Si va al processo

 La Procura di Marsala ha chiesto il rinvio a giudizio, per lesioni aggravate, del 28enne imprenditore edile marsalese Giuseppe Li Mandri, che il 25 settembre 2018, all’interno di un patronato di via Stefano Bilardello, sferrò un violentissimo pugno al volto al 43enne Carlo Ambrogio, fracassandogli le ossa nasali e soprattutto quelli dell’orbita dell’occhio destro, con conseguenti permanenti sulla vista.

Alla base della brutale aggressione ci fu il rifiuto dell’Ambrogio di spostare la sua moto per consentire a Li Mandri di parcheggiare la sua auto. “Ma perché devo spostare la mia moto? – chiese Ambrogio - Ho già pagato anche per la park card…”.

La risposta fu un pugno al volto. Adesso, per Giuseppe Li Mandri, il sostituto procuratore Niccolò Volpe ha chiesto il rinvio a giudizio. L’udienza preliminare è stata fissata per il 4 aprile. A difendere l’imputato è l’avvocato Diego Tranchida, che dice: “C’è stata una reciproca incomprensione”. Legali di parte civile per Ambrogio sono, invece, gli avvocati Vincenzo Forti e Gianluca Blunda. “Tutti i testimoni – afferma l’avvocato Forti – sono concordi sul fatto che è stata una violenza gratuita”. Al Pronto soccorso dell’ospedale “Borsellino” la prognosi di guarigione formulata dai medici fu di 35 giorni. Ma la guarigione non è stata completa. L’aggredito, infatti, ha subito un “indebolimento permanente della funzionalità dell’occhio destro”. E questa è una delle aggravanti contestate a Li Mandri. Altra aggravante è l’aver commesso il fatto “per futili motivi”. Dopo le prime cure al Pronto soccorso di Marsala, Ambrogio fu ricoverato all’ospedale Villa Sofia di Palermo, dove venne sottoposto ad un intervento chirurgico piuttosto complicato per ricomporre le ossa fratturate.