Quantcast
×
 
 
11/03/2019 21:03:00

Trapani, il Comune non riconosce i figli di una coppia omosessuale

 A Trapani anni fa una coppia gay ha coronato il sogno d’amore, si sono sposati. Leo Palazzolo e Francesco Colonna hanno deciso di mettere su famiglia, di vivere il loro amore nella normalità di una vita quotidiana fatta di impegni, di lavoro, di casa e di figli.

Dopo essersi sposati decidono di allargare la famiglia, si sono recati in America dove la pratica dell’utero in affitto è legge e adesso sono genitori di due gemelli maschi di un anno e mezzo.

La Californa è una delle mete più gettonate per le coppie gay intenzionate a diventare genitori. i bambini nati dalla madre surrogata sono a tutti gli effetti figli, ancora prima di essere messi al mondo, dei genitori intenzionali.

Le coppie una volta tornate in Italia dovranno registrare all’anagrafe i neonati che però non hanno una mamma, è quello che è accaduto a Leo e Francesco, che hanno chiesto al sindaco Giacomo Tranchida il riconoscimento della seconda paternità, istanza rigettata in data 6 marzo.

Le motivazioni addotte sono varie a cominciare da un formulario non presente per regolamentare la situazione nello specifico, che la normativa vigente non consente di trascrivere due paternità, si legge anche, tra i casi del diniego, che padre è colui che possa dimostrare una relazione sulla discendenza genetica, per questi motivi il sindaco Tranchida demanda la decisione al Tribunale civile.

La situazione adesso viene affrontata dall’associazione Punto Dritto e dalla sua rappresentante Valentina Villabuona, un comunicato che non lascia dubbi sulla posizione che il sindaco Tranchida dovrebbe assumere: “Cosa hanno in comune i Sindaci Sala, Appendino, Orlando, De Magistris, Pizzarotti, Nardella e tanti altri? Tutelano i bambini, colmando un vuoto lasciato dal Parlamento italiano che non ha approvato la stelchild adoption, lacuna per cui in tanti dovremmo chiedere scusa alle famiglie italiane. Succede che in Italia Sindaci lungimiranti riconoscono le famiglie con due mamme e due papà, perché l'interesse dei minori è superiore a qualsiasi opinione politica. Cosa succederebbe ad un bambino se non venissero riconosciuti entrambi i genitori? che se perdesse l'unico genitore riconosciuto in Italia sarebbe adottabile. Questa è la conseguenza estrema della mancanza di una legge necessaria.
Succede che anche a Trapani una famiglia chiede di essere riconosciuta e ottiene un diniego dall'ufficio anagrafe che fa male a tutti, perché porta l'amministrazione trapanese nel gruppo dei Sindaci che oggi si nascondono dietro le politiche medievali del Ministro Fontana e dell'On. Pillon. Sicuramente è una scelta politica brutta, che ci stupisce e che non comprendiamo. Vogliamo pensare che sia stato un eccesso di prudenza da parte del Sindaco Tranchida che è ufficiale di Stato Civile e lo invitiamo a seguire con coraggio quei Sindaci progressisti e democratici che ci insegnano che le famiglie sono tutte uguali, che i bambini vanno tutelati e che i diritti non si negano mai. Invitiamo il Sindaco a ripensarci perché la politica ha sempre il dovere di arrivare prima dei Tribunali, sarebbe una grave sconfitta trascrivere l'atto per imposizione di un giudice, una grave sconfitta che un democratico non si può permettere. Questi bambini trapanesi sono figli di tutti e i loro diritti li tuteleremo tutti insieme, coinvolgendo i consiglieri comunali e la cittadinanza”.

Quello, pertanto, che può essere la prassi in alcuni Comuni d’Italia non lo è per Trapani, negando di fatto a due bambini una tutela necessaria.
Del resto il Ministro Fontana, alla Famiglia, ha più volte intimato lo stop alla trascrizione presso l’anagrafe italiana dei bambini nati all’estero per evitare di aggirare la pratica vietata in Italia della maternità surrogata.
In uno Stato civile, stessa cosa dicasi per un Comune, non esistono bambini di serie A e bambini di serie B, le tutele e i diritti devono essere uguali per tutti.
Dove non arriva la politica dovrebbe arrivare il buon senso.