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12/03/2019 18:15:00

Scomparsa Tusa, il cordoglio dei vescovi di Mazara e Trapani

 «La tragica morte del professor Sebastiano Tusa è un evento assai doloroso per la moglie dott.ssa Valeria Li Vigni e i figli, ai quali va l'espressione del mio cordoglio. ma lo è anche per quanti abbiamo goduto della sua amicizia. È una perdita irreparabile pure per il mondo della cultura che viene privato della passione di un illustre archeologo che con le sue ricerche ha riscritto tante pagine gloriose di storia della Sicilia e di altri paesi del Mediterraneo. È scomparso un grande uomo che con il recupero delle memorie del passato ha costruito ponti tra persone, culture e fedi diverse, dando un contributo assai significativo alla pace e al progresso dei popoli». Lo ha detto il Vescovo di Mazara del Vallo, mons. Domenico Mogavero in un messaggio di cordoglio per la scomparsa dell'archeologo e assessore siciliano.


VESCOVO TRAPANI
Lunedì prossimo 18 marzo alle ore 9.30, nella Chiesa del Collegio dei gesuiti di Trapani, il vescovo Pietro Maria Fragnelli presiederà una celebrazione eucaristica in suffragio di Sebastiano Tusa, scomparso tragicamente ieri nel corso di un incidente aereo in Etiopia.
La celebrazione accoglie il desiderio manifestato anche dai colleghi della Soprintendenza ai beni culturali e ambientali di Trapani e del del Museo Pepoli, da diverse associazioni del territorio e da quanti, con gratitudine, hanno conosciuto e apprezzato la persona e l’impegno professionale che Tusa ha dedicato al territorio trapanese che amava particolarmente.
 
“Pochi gli  incontri personali miei con il prof. Tusa - ricordo a Marettimo in occasione della rievocazione della battaglia delle Egadi e ad Erice con le clarisse in vista del loro trasferimento - ma tutti incisi nel mio cuore per la sua amabile cordialità e lungimiranza”, afferma mons. Fragnelli.


SOPRINTENDENZA DEL MARE REGIONE SICILIANA
Abbiamo appreso con sgomento la morte di Sebastiano Tusa, da circa un anno Assessore regionale ai Beni Culturali. Ma al di là della carica politica per noi è rimasto il Soprintendente del mare, struttura da lui creata dopo aver dato vita al GIAS (Gruppo Intervento Archeologia Subacquea) e successsivamento allo SCRAS (Servizio di Coordinamento Ricerca archeologia Sottomarina). A Sebastiano ci legano ricordi bellissimi, un lungo impegno quasi ad inseguire, tra mille difficoltà, il sogno di una Sicilia diversa e bellissima. Per lui che aveva il cuore rivolto al passato ma la mente proiettata al futuro, il lavoro era una forma di impegno civile, totale e totatilizante, a cui si dedicava interamente senza mai fermarsi o abbattersi. Con un entusiasmo che non cessava mai di colpirti e di coinvolgerti.
Sebastiano Tusa ci lascia il 10 marzo, il giorno che la storia ricorda come la data della celebre Battaglia della Egadi, che tra tutte le scoperte della sua lunga carriera, era quella di cui andava più orgoglioso: avere ricostruito con precisione lo svolgersi della giornata e il luogo preciso dove avvenne lo scontro, fino ad allora ancora incerto.
Ma molti lo hanno conosciuto come archeologo preistorico, settore a cui ha dedicato buona parte della sua vita. Indimenticabile il suo libro “La Sicilia nella preistoria”, scritto quando aveva appena trent'anni. Alla luce delle sue ricerche, i suoi studi in vari siti dell'Isola, la sua visione innovativa dell'evoluzione delle prime comunità di cacciatori e raccoglitori che popolavano la Sicilia, si può affermare che con lui scompare anche l'ultimo grande maestro della preistoria siciliana.
Per noi è imprescindibile ricordare il suo tratto umano, il suo sorriso, la sua leggiadra ironia. In lui non trovavi mai un ostacolo alle proposte, spesso anche innovative, ma anzi stimoli ed incoraggiamenti ad andare avanti, consigli su come procedere. Generoso e di grande umiltà era disponibile con chiunque, senza guardare cariche o titoli di studio, pronto all'ascolto al dialogo con tutti, a raccogliere e fare proprie idee e progetti e a riconoscere e valorizzare il lavoro altrui.
Con lui scompare uno studioso di fama internazionale che dava prestigio alla Sicila, e rappresentava l'anima più bella della nostra terra, che sapeva mettere al centro il recupero della memoria storica e l'orgoglio delle sue radici pur sentendosi contemporaneamente e con lucidità cittadino del mondo.
Da oggi la Sicilia perde una dei suoi uomini migliori di cui si sentirà la mancanza man mano che passeranno i giorni e gli anni.
Per noi è stato un grande onore, conoscerlo, averlo vicino, lavorare fianco a fianco. Con lui se ne va anche una parte di noi. A tanti mancherà lo studioso prestigioso, il ricercatore instancabile, il funzionario brillante, a noi mancherà il carissimo amico, il fratello maggiore con cui abbiamo condiviso anni di passione e di lavoro avendo insieme nel cuore una speranza in una Sicilia più bella e più giusta.
L'auspicio è che si possa far tesoro della sua eccezionale conoscenza, del suo stile, della sua competenza, del suo entusiamo, della sua umiltà: un modello da seguire ed imitare. Solo in questa maniera può trovare senso una tragedia incomprensibile e una scomparsa inaccettabile.