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09/04/2019 06:00:00

Marsala, lo scandalo dell'associazione antiracket: il nuovo presidente promette pulizia

 Un po' è un fuggi fuggi, un po' c'è anche la voglia di qualcuno di vederci chiaro. C'è grande agitazione nell'associazione antiracket di Marsala, oggetto di alcune inchieste di Tp24.it. Breve riassunto: da anni la nostra redazione denuncia la singolarità di questa associazione (ormai, purtroppo, imitata da altre realtà), eterodiretta dall'avvocato marsalese Giuseppe Gandolfo. L'associazione era intitolata a Paolo Borsellino, poi, dopo una diffida del figlio di Borsellino, Manfredi, è stata costretta a cambiare nome e adesso si chiama "La verità vive". L'associazione non ha mai aiutato alcun commerciante o imprenditore a denunciare il racket dell'estorsione o l'usura. Tuttavia è specializzata nella costituzione di parte civile nei processi per estorsione e mafia in giro per la Sicilia e l'Italia, chiedendo e ottenendo ingenti risarcimenti danni per interessi che però, nel concreto, non tutela affatto. E' tutta una gran macchina che produce parcelle e risarcimenti. Tutto legale, per carità, tutto poco etico. Inoltre, l'associazione fa anche politica, dato che, da Gandolfo a scendere, tutti quelli del "cerchio magico" dell'associazione aderiscono al Movimento Cinque Stelle. E, tra loro, l'ex presidente Piera Aiello è stata anche eletta deputata alle ultime elezioni, salvo rinnegare l'associazione subito dopo le elezioni per paura delle polemiche che stanno montando sempre di più, e hanno acceso anche i riflettori del programma televisivo le Iene. 

Insomma, dopo il litigio tra Piera Aiello e Giuseppe Gandolfo l'associazione si è ritrovata ancora una volta senza un presidente. L'assemblea, convocata in fretta e furia, ha eletto presidente Francesco Genovese, 55 anni, pensionato  dell'Aeronautica Militare, militante dei Cinque Stelle, un altro che con il mondo delle imprese non ha nulla a che fare.  Genovese però promette un nuovo corso. In questi giorni sta cercando di capire meglio cosa accade dentro l'associazione. In particolare annuncia che farà un "repulisti", che cercherà di vederci chiaro dentro i bilanci dell'associazione e di capire come mai vengono dati tanti incarichi sempre allo stesso legale, Gandolfo (che, segreto di Pulcinella, dell'associazione è il dominus), e che fine fanno i soldi dei risarcimenti danni dei tantissimi processi. L'accoglienza, per il nuovo presidente, non è stata delle migliori: grande freddezza in Prefettura e porte chiuse al Comune di Marsala, perchè al comando dei Vigili Urbani, dopo tanti anni, hanno deciso di revocare la stanza che era in comodato all'associazione. La decisione è del Comandante Cupini, che ha scritto al Sindaco una lettera per informarlo.

"Condivido all'80% le inchieste di Tp24.it - dichiara Genovese alla nostra redazione - e spero di poter lavorare per il rilancio dell'associazione, che è necessaria, ma non può solo fare incontri con le scuole e costituzioni di parte civile, e basta". Genovese si dichiara "sereno", ha preso copia di tutta la contabilità dell'associazione di questi anni, la studierà attentamente: "Se qualcosa non quadra sarò il primo a denunciare, affinchè chi ha sbagliato paghi".