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10/04/2019 06:00:00

L'Antimafia a Castelvetrano: "E' una trincea, è qui che si combatte la guerra"

 “Specchietti per le allodole”. In questo modo il presidente della commissione nazionale antimafia, Nicola Morra, avrebbe definito le liste civiche in corsa per le prossime amministrative a Castelvetrano. Il comune è stato sciolto per mafia nel 2017 e poco tempo fa la città ha visto gli arresti eccellenti dell’operazione Artemisia, che ha restituito l’inquietante fotografia di un sistema che (seppur non mafioso) era basato su clientele e corruttele.

Ieri, la visita a Trapani, in prefettura, e a Castelvetrano dalla commissione straordinaria, è stata tutta a 5 Stelle. Oltre al presidente, infatti, c’era il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Vincenzo Santangelo e l'onorevole Piera Aiello, testimone di giustizia eletta dai pentastellati e componente della stessa commissione antimafia.

È stata sottolineata – scrive la prefettura in una nota stampa - l’importanza del massimo raccordo fra le istituzioni impegnate sul fronte comune del contrasto alla criminalità organizzata ed alla affermazione del principio di legalità, come dimostrano gli ottimi risultati conseguiti con le recenti operazioni di polizia giudiziaria”.

Anche se alcuni hanno storto il naso di fronte a questa delegazione a tinta unita, che però potrebbe spiegarsi con l’appartenenza di Santangelo e di Piera Aiello alla provincia di Trapani.

 

Morra ha spiegato a Tp24:

Castelvetrano è una trincea. E’ giusto che da Roma si vada spesso e volentieri in trincea a condividere certe esperienze. Ma anche, me lo lasci dire, certi vissuti che potrebbero rappresentare delle solitudini. Oggi, forse, qualcuno non si è sentito solo. E’ questo il motivo per cui siamo qua”.

 

Si riferisce alla Commissione Straordinaria?

Proprio così. La Commissione Straordinaria è stata molto spesso accusata di colpe che non erano affatto sue. Per questo mi sembrava doveroso essere qui. Si tratta di servitori dello Stato che è bene che sappiano che appunto, lo Stato non è solo a Roma ma è anche qui”.

 

Che ci dice delle liste in corsa per le imminenti amministrative, in città?

Saranno i cittadini di Castelvetrano a dover decidere. La democrazia comporta anche un’assunzione di responsabilità da parte degli elettori. C’è la possibilità di confermare la continuità del passato, oppure di cambiare.

 

Il commissario Caccamo e il presidente dell’antimafia Nazionale scambiano due parole, nella piazza davanti al comune, prima della foto di rito.

Il primo sottolinea come “Chi opera sul territorio sa bene quali siano le difficoltà.  E forse le realtà complesse, al centro non vengono conosciute e approfondite”.

Morra risponde con una battuta:

Venendo mandati a Roma, uno può anche pensare che la realtà sia altra. Un mio grande maestro è stato un principe di origine bizantina, almeno così si spacciava Antonio De Curtis. Lui ci ha insegnato che poi tutti quanti si finisce in orizzontale. Quindi è meglio rimanere con i piedi per terra, perché poi comunque tutti quanti si ritorna sotto terra. E allora, con molta umiltà e molto realismo noi siamo qua perché è qua che si combatte la guerra”.

 

Abbiamo chiesto al dottor Caccamo, come ha percepito la visita della commissione nazionale antimafia.

La commissione antimafia ci ha espresso la sua vicinanza – ha risposto - prendendo atto del lavoro che si è svolto in questi due anni, sul fronte del ripristino della legalità in tutti i settori, non soltanto riguardo all’abusivismo edilizio.

Oltre alla vicinanza alle forze di polizia, c’è stata anche la consapevolezza delle difficoltà della commissione straordinaria nell’operare in un contesto di per sé abbastanza complesso, reso ancora più difficile sotto il profilo finanziario, che non ha consentito di affrontare al meglio la gestione ordinaria dell’ente locale. Questo ha comportato evidentemente le ripercussioni sul territorio in termini di carenza di servizi alla cittadinanza.

 

Egidio Morici