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16/04/2019 06:00:00

Castelvetrano. Il candidato sindaco Davide Brillo risponde alle domande di Tp24

 Si chiama Davide Brillo. È un avvocato, candidato sindaco con Fratelli d’Italia

 

Il cambiamento sembra essere la parola d’ordine di questa campagna elettorale. Ma rispetto a chi e a che cosa?

 

Rispetto a quella politica che fino a ieri ha gestito la cosa pubblica. Fratelli d’Italia vuole creare un taglio netto, di discontinuità col passato. Non abbiamo mai avuto rapporti con le precedenti amministrazioni comunali. Anzi, ho sempre visto negativamente il caso Giambalvo ed il fatto che l’allora sindaco non avesse fatto un passo indietro per il bene della comunità. Il cambiamento che intendo io sta nel capovolgimento della piramide amministrativa: occorre guardare alla base, ai bisogni del cittadino e non a chi siede ai vertici. Chi è chiamato ad amministrare non deve fare gli interessi di una claque, ma pensare al bene di tutti.

 

L’ex sindaco Errante, sul finire dell’indagine prefettizia che poi portò allo scioglimento per mafia, aveva parlato di complotto, in occasione del sostegno elettorale alla candidatura di Luciano Perricone, nel 2017. E’ d’accordo?

 

Assolutamente no. Credo anzi che il lavoro della prefettura abbia portato il classico nodo al pettine, svelando quello che di fatto era una cancrena della macchina amministrativa comunale. Occorrerà sapere con certezza quali nomi corrispondano ai vari omissis in modo che, nel prosieguo del lavoro amministrativo del comune, si possano prendere le distanze da chi magari ha avuto al centro dei propri interessi il bene proprio e non quello della collettività. Sono convinto che sia le indagini che hanno portato allo scioglimento per mafia, che quelle delle procure della Repubblica, abbiano testimoniato ancora una volta la positiva presenza dello Stato a Castelvetrano. E noi non possiamo che essere riconoscenti quando lo Stato è presente per ridare al cittadino la libertà del voto e l’orgoglio di essere parte di questa terra.

 

Come considera questo essersi centrati sulla critica all’operato della commissione straordinaria, diventata per alcuni quasi il principale perno della campagna elettorale, non comprendendo forse la differenza tra un organo politico eletto dai cittadini ed uno tecnico istituzionale imposto dal Ministero?

 

Ha detto bene, “non comprendere”. Forse alcune volte non è stato immediatamente comprensibile il perché delle azioni della commissione. Ma poi, ci si è resi conto della bontà delle loro azioni, solo dopo determinate operazioni giudiziarie. Oggi, anche alla luce dei fatti conosciuti, mi rendo conto di come la commissione abbia operato in modo corretto, con l’obiettivo di dare maggior valore alle istituzioni che rappresentano la nostra città. Questa triade è formata da personalità molto competenti, ciascuno nel proprio campo, da viceprefetti ed un esperto in materia contabile amministrativa. Ho letto con grande ammirazione le parole del dottore Caccamo, quando dice che Castelvetrano si può risollevare. Quindi una speranza per questa terra c’è. Di certo dobbiamo stare attenti: chi amministrerà la città non dovrà dimenticarsi dell’operato dei commissari, perché non hanno fatto altro che applicare correttamente e puntualmente la legge. E la legge va sempre applicata, anche se a volte può sembrare dura.

 

Visto il dissesto finanziario, per il risanamento non basterà alzare le tasse. Saranno necessarie misure coatte ed impopolari, come i pignoramenti. Sarà disposto a farli, senza guardare in faccia nessuno?

 

Questo dissesto deve servire da monito per la nostra comunità. Il sindaco non potrà tirarsi indietro dal portare avanti anche le azioni di recupero coattive dei crediti. Il cittadino deve essere responsabile e capire che solo attraverso il puntuale pagamento dei tributi, l’ente pubblico potrà offrire dei servizi. Se sarò sindaco, sarò integerrimo, proprio per evitare che negli anni possa verificarsi un altro dissesto finanziario. Chi promette abbassamenti delle tasse fa solo demagogia. Per me sarà importante collaborare con l’Osl (Organo Straordinario di Liquidazione, ndr) che non sarà affatto una limitazione, ma una risorsa, perché potrà suggerire al sindaco le opportune scelte per l’obbligatorio risanamento. Vede, un comune che fallisce non può essere cancellato come un’impresa dalla Camera di Commercio: ha l’obbligo di risollevarsi. L’Osl sarà una presenza rassicurante.

 

Da avvocato ha difeso gli abusivi di Triscina, ma da sindaco sarà costretto a proseguire nelle demolizioni già avviate. Al di là dei ruoli, personalmente, che ne pensa degli abbattimenti? E soprattutto, che effetto le ha fatto sapere che ci sono ulteriori 273 case abusive o sanate abusivamente? Ci sono edifici spacciati come costruiti dopo il ’76, che però non sono presenti nelle foto aeree del ’78.

 

Il ruolo di avvocato va comunque distinto da quello di sindaco. Ho sempre detto ai miei clienti che la legge va rispettata. Le demolizioni di Triscina sono imposte dalla legge 78 del ’76 ed avrebbero dovuto essere eseguite molto tempo fa. Non bisogna nascondersi dietro quella compiacenza delle amministrazioni degli anni ’80, che hanno forse avallato quel boom edilizio a Triscina, sperando in una possibile sanatoria. Oggi non si può far altro che continuare nell’operato tracciato dalla commissione. I cittadini devono comprendere che lo Stato tende a ripristinare il bene giuridico tutelato dalla norma: territorio e paesaggio. Sono aree che il comune dovrà ridare alla collettività, attraverso delle piazzole o delle aree a verde. Immagino Triscina come il Lido Fiori di Menfi. Nemmeno lì c’è il lungo mare, ma ogni tre o quattro strade di sono delle piazzole attrezzate, magari con un bar e dei posti dove sedersi. Nello stesso momento, da sindaco, farò un appello forte al legislatore regionale affinché l’iter normativo per la riqualificazione delle coste di tutta l’isola.

 

Che intende per riqualificazione?   

 

Ci sono immobili che sono stati costruiti praticamente sulla sabbia, ma non possono essere demoliti perché edificati prima del ’76. Ecco, occorrerebbe che il legislatore regionale intervenisse per ridare senso alla profondità delle spiagge.

 

E le altre 273 case abusive?

 

Non deve passare il messaggio che la legge si applica solo per alcuni e per altri no. Se passasse il messaggio che alcuni avranno demolita la casa ed altri se la faranno franca, sarebbe devastante. Da sindaco farò tutti i necessari controlli, non per agire in termini punitivi, ma perché non trovo corretto che poche persone paghino per tutti.

 

Da ex massone, cosa pensa dell’operazione Artemisia e del “cerchio magico” di Lo Sciuto?

 

E’ stato scoperto un comitato d’affari. La massoneria della quale io facevo parte, era regolare, con tanto di elenchi depositati presso la prefettura e la questura. Un’associazione certamente discreta, secondo i propri principi, ma non segreta come era appunto questo comitato d’affari basato soprattutto su un sistema di clientele e corruttele. Ho visto molto positivamente l’operato della magistratura, perché queste sacche di criminalità basate sul voto clientelare e sul favoritismo avevano praticamente condannato il nostro territorio all’immobilità. Mi auguro anche che queste operazioni possano servire a far capire al cittadino che il voto non va svenduto per un favore o una clientela, perché si tratta della più alta espressione della democrazia che abbiamo a disposizione.

 

Perché i cittadini dovrebbero votare Davide Brillo Sindaco?

 

Perché amo questa terra e ho deciso di investire qui il mio futuro. Perché Castelvetrano deve essere il paese della speranza, della rinascita e del rinnovamento del proprio popolo.

 

Egidio Morici



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