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21/04/2019 06:00:00

Così Vaccarino millantava di poter far prendere Matteo Messina Denaro

Ecco la seconda parte della nostra inchiesta iniziata ieri (qui la prima parte)

I rapporti tra Vaccarino e Vincenzo Santangelo sono noti: quest’ultimo è stato coimputato di Antonio VACCARINO nel processo svoltosi davanti al Tribunale di Marsala e conclusosi con la sentenza di condanna del 26 maggio 1995 sia per fatti di mafia che di stupefacenti.

La Procura intercetta rapporti, inoltre, tra Vaccarino e il colonnello Zappalà che ritiene totalmente anomali perché l’ufficiale dei carabinieri agisce senza alcuna delega.

Alfio Marco ZAPPALA intende carpire informazioni su un eventuale scambio di pizzini che VACCARINO avrebbe potuto riavviare con il latitante Matteo MESSINA DENARO.

Anomale, secondo il GIP, sono anche le ragioni per le quali VACCARINO si mostra da subito disponibile ad assecondare le iniziative prospettategli dallo ZAPPALA.

C’è però un aspetto legale che unisce i due: lo ZAPPALA lavora nella D.I.A. di Caltanissetta, occupandosi da tempoanche delle investigazioni relative alle stragi di Capaci e di via D'Amelio del 1992, fatti per i quali è attualmente in corso un nuovo processo dinnanzi alla Corte d'Assise di Caltanissetta, questa volta nei confronti di Matteo MESSINA DENARO, mentre Vaccarino da lungo tempo e in tutte le sedi possibili, ha avviato una propria battaglia personale allo scopo di ottenere una rilettura critica di una stagione giudiziaria che, a suo dire, lo aveva fra l'altro visto vittima di una "persecuzione" ordita dal collaboratore di giustizia Vincenzo CALCARA.

Vaccarino si reca spesso alle udienze del processo a carico di Messina Denaro a Caltanissetta e chiede di poter essere sentito come testimone.

Come compagno di battaglia si trova un altro ex poliziotto ormai in pensione: Michele MESSINEO, vice Questore della Polizia di Stato che, nel 1992, era dirigente del Commissariato di Castelvetrano e che, a seguito di dichiarazioni rese da collaboratori di giustizia (tra cui in particolare, anche nel suo caso, da Vincenzo CALCARA), venne sottoposto a indagini condotte dalla procura della Repubblica di Palermo che finirono con un’archiviazione.

Quindi secondo il GIP Morosini Vaccarino offre la sua collaborazione al colonnello Zappalà ed in cambio chiede o spera di ottenere di essere sentito come teste al processo in corso a Caltanissetta su Messina Denaro.

Oscuro è, invece, il motivo per cui Zappalà si avvicina a Vaccarino.

Secondo gli inquirenti già il 14 dicembre 2016 VACCARINO avesse consegnato la corrispondenza con il capo di Cosa nostra trapanese al colonnello, tanto che nelle intercettazioni lo si sente dire: "Perfetto, mi dovrebbe dare le ultime, le ultime, l'ultima corrispondenza epistolare fra voi due".

Il 27 Dicembre 2016, alle ore 19:43:07 viene captata un’interessantissima conversazione tra i due. 

VACCARINO asseriva di essere convinto del fatto che "si tende soltanto ad acchiappare la punta della cuspide senza., per meglio evitare di acchiappare l'iceberg... tutto, anche quest'ultimo, quest'ultima incursione, così, raid di qualche giorno fa, è soltanto, è soltanto la prima cosa rispetto a quello che per esempio lei sapeva già!"; ed aggiungeva “ho bisogno...ho, no, no, qui ci sono riferimenti che poi le dico che... ho avuto modo di verificare essere riferimenti diretti che se solo sapessero a chi tengono bordone, dovrebbero soltanto augurarsi di scomparire nelle più orrende profondità, eppure sono, sono esponenti colleghi suoi..."… e continua ““tutto quello che è in mia, di mia conoscenza è riferito, a amici miei, però onestamente mi fido solo di loro, dei miei amici in quanto affetti... in quanto eh., per quanto concerne il funzionamento no assolutamente non mi fido più di nessuno, ma di nessuno davvero perché un amico affettuosissimo a cui voglio bene come un figlio l'hanno mandato di corsa... proprio quando proprio sul...sul punto di... anche lui a Napoli, a dirigere, ma chi dirige? Ma chi dirige?"

Questo il famoso passaggio sul dott. Giuseppe LINARES, Dirigente della P.S. che dalla Questura di Trapani è stato trasferito a Napoli quale Capo del Centro Operativo DIA.

Zappalà non era affatto sorpreso della cosa ed esclamava "tutta una regia alle spalle! ...omissis... è tutta una regia, infatti io poi lei questo passo lo farà quando voglio andare via (ride)”.

Vaccarino addirittura millanta di poter far catturare Messina Denaro e di volere al suo fianco il giorno della cattura tutti i suoi amici tra cui lo Zappalà: VACCARINO: "ma io, io invece ho il dovere di dirle che i miei amici nel momento in cui pure sono a Napoli od a Roma, se io arrivo a raggiungere un certo obiettivo, e non dispero sa? Prima ancora di essere operativo in maniera definitiva li voglio tutti qua attorno a me, qua a Palermo od a Bagheria per dire, dove sarà.. ma dico.. .li vorrò tutti vicini e lo sanno e loro lo sanno”.