La storia di Emma

 La storia di Emma, hostess separata che s’innamora di Lincoln, un compagno di scuola ritrovato su Facebook. Si scrivono, si telefonano per mesi, non s’incontrano mai. A lei vengono dubbi.

Trova un altro numero di Lincoln. Lo chiama e gli chiede se è di lui che si è innamorata. Lui risponde di no. Emma torna su Facebook e chiede al finto Lincoln spiegazioni. Lui ammette la bugia, le dice che si chiama Michael e che la ama davvero. Le manda nuove foto. Lei gli crede.

Passano settimane e Emma scopre che le foto di Michael appartengono a Danny Jason McGreen, attore inglese. Chiede spiegazioni. Lui inventa, lei gli crede. Altri strani messaggi. Uno è di un agente federale che le scrive: il suo fidanzato è stato rapito. Reazione di Emma: panico. Ma ecco Michael riappare. Passa del tempo, Emma riceve il messaggio di uno sconosciuto che minaccia di venire a casa sua con una pistola. Emma presenta una denuncia alla polizia. Nel frattempo il finto Lincoln intrattiene una relazione anche con Jess, altra hostess che conobbe il vero Lincoln su un volo. Il finto Lincoln le dice di amarla. Il finto Lincoln, per telefono, aiuta sua figlia a fare i compiti per la scuola. Tempo dopo Jess scopre l’inganno. Non lo lascia. Vuole scoprire chi si cela dietro il finto Lincoln. Capisce di essere spiata, stalkerizzata. Cambia casa e scuola alla figlia. Torna dalla polizia. Per rintracciarlo gli agenti le suggeriscono di farsi fare un bonifico. Scoprono che Lincoln è Lydia Abdelmalek, una copta praticante di 29 anni, tutta casa e chiesa. Una stalker insospettabile. Emma e Jess si sentono umiliate. Diventano amiche, cercano conforto l’una nell’altra. Affrontano il processo insieme e però Emma si toglie la vita prima della sentenza. Un messaggio per Jess: «Non ce la faccio più»