Sono in tanti a lavorare in nero, e ad avere comunque il reddito di cittadinanza, la misura "bandiera" voluta dai Cinque Stelle, che al momento non ha creato alcun posto di lavoro, ha aumentato l'assistenzialismo, soprattutto al Sud, e fatto emergere una serie di "furbetti" che lavorano in nero, si dichiarano poveri, e prendono i soldi del reddito di cittadinanza in maniera disonesta.
Un caso è stato scoperto dai Carabinieri di San Vito Lo Capo, con il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Trapani, e funzionari dell’INPS di Trapani.
Sono state ispezionate alcune ditte di costruzione, con relativi cantieri edili, tra i comuni di Alcamo e San Vito lo Capo. Nel corso di due attività ispettive sono emerse diverse irregolarità, quali: l’omessa sorveglianza sanitaria, la mancata formazione e informazione lavoratori sui rischi connessi attività da svolgere, la mancata consegna dei previsti dispositivi di protezione individuale, la presenza, nei cantieri edili, di ponteggi non adeguatamente armati in modo da evitare pericolo caduta dei lavoratori e la mancata redazione del Piano Operativo di Sicurezza.
Durante i controlli eseguiti a carico dei lavoratori presenti, ben 5 sono risultati irregolari e, dai successivi accertamenti svolti nelle immediatezze dai militari operanti, è stato accertato che uno di questi, C.S., percepiva indebitamente il reddito di cittadinanza.
Al termine della citate attività i Carabinieri deferivano in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria il lavoratore ritenuto responsabile di percezione indebita del reddito di cittadinanza nonché gli Amministratori Unici delle due ditte di costruzione in cui sono state rilevate le irregolarità, a carico dei quali sono stati adottati provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale.
Sono state accertate complessivamente sanzioni amministrative per complessivi euro 14.400,00 e ammende pari a euro 7.723,00.