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06/06/2019 08:00:00

Regione, pronto il bando per 110 stagisti neo laureati

Decisi i principali requisiti e già individuati i posti che ogni università potrà assegnare. Il bando è ormai definito e mancano solo gli ultimi dettagli che saranno messi a punto domani in un incontro fra i rappresentati degli atenei e l'assessore all'Istruzione Roberto Lagalla. Poi i testi andranno in Gazzetta ufficiale, fra il 21 e il 28 giugno, e scatterà così la corsa a uno dei 110 posti di stagista alla Regione.

Nell'attesa dell'ufficialità è già certo che il bando sarà per soli titoli: «Così non ci saranno disparità di trattamento fra i concorrenti» assicura l'assessore.

La prima fase del concorsone per stagista alla Regione si è conclusa qualche settimana fa ed ha permesso alle università di conquistare le risorse necessarie: ciò determina a sua volta il numero di stagisti che ciascun ateneo potrà selezionare per la Regione. L'università di Palermo, guidata da Fabrizio Micari, si è aggiudicata il budget più elevato: 922 mila euro che saranno sufficienti a selezionare 38 stagisti. A Catania i posti saranno 33, a Messina 27 e a Enna 12. In totale è una opportunità offerta a 110 neo laureati.

Dunque non ci saranno prove d'esame e il bando che le università stanno definendo prevede che verranno dati punti decisivi a quanti saranno in possesso di dottorati e master. Sono questi due, in ordine di importanza, i titoli che assicurano un vantaggio nella corsa al posto. E punti aggiuntivi verranno dati anche a chi conosce più di una lingua: il testo allo studio prevede obbligatoriamente la conoscenza dell'inglese (comprovata da esami universitari o da una certificazione di livello minimo A-2) ma sarà un vantaggio dimostrare di saper parlare altre lingue con un livello a partire da B-1 e fino al C-2. Su questo si giocherà la partita fra i laureati.

I bandi saranno in realtà 4, uno per ogni università. Ma i testi che sono in fase di definizione sono abbastanza omogenei fra loro. Cambiano ovviamente i numeri. Il bando di Palermo, a cui sta lavorando il pro rettore vicario Fabio Mazzola, prevede quattro aree tematiche per le lauree che bisognerà avere per poter partecipare: la prima area è Giurisprudenza e Scienze Politiche, la seconda è Economia e Ingegneria gestionale, la terza Architettura e Ingegneria civile, e poi ci sono vari altri corsi di laurea che assicureranno però un numero minori di posti.

Ciò perché ad ogni area tematica è già pre-assegnato un numero di stagisti che potrà essere assunto: nel testo messo a punto per l'università di Palermo da Fabio Mazzola sono 12 i posti per la prima area, altrettanti per la seconda e 8 per Architettura e Ingegneria civile. Infine, i laureati nelle altre facoltà possono concorrere per gli ultimi 6 posti disponibili.

Il bando di Palermo è il modello base per tutti gli altri e dunque con le relative proporzioni la divisione vale anche per le altre tre università. Altro dettaglio del bando è che non c'è vincolo geografico per partecipare: purchè residente in Sicilia un laureato ogni laureato potrà concorrere a Palermo, Catania, Messina o Enna. Ma si potrà presentare la domanda solo per una sede e per una sola area. Non si potrà quindi giocare su più tavoli.

Il minimo voto per accedere al concorso è 105/110, tutte le domande che non hanno questo requisito verranno scartate al momento della presentazione. Dal momento della pubblicazione del bando ci saranno 30 giorni per farsi avanti. Lagalla stima che «le procedure di concorso possano essere completate fra luglio e agosto in modo che a settembre possano cominciare le attività». Il bando preparato da Mazzola prevede che dopo le selezioni gli stagisti parteciperanno a corsi in aula di 90 ore su struttura dei dipartimenti regionali, politiche di coesione, aiuti di Stato, green economy, sostenibilità, bilancio solo per citare gli argomenti principali. Poi la Regione assegnerà ogni stagista nei vari dipartimenti e lì comincerà la loro attività, per un anno, destinata a rafforzare gli uffici oggi sguarniti per effetto dei prepensionamenti. Lo stipendio base è di circa 1.200 euro netti che potranno crescere fino a circa 1.600 se lo stagista abita ad almeno 100 km dalla sede di lavoro.