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26/06/2019 07:03:00

Il detenuto evaso dal carcere di Trapani: continuano le ricerche, e le polemiche

 Continuano le ricerche del detenuto evaso dal carcere di Trapani. L'evasione l'abbiamo raccontata su Tp24 in diversi articoli.  L'uomo è evaso lunedì pomeriggio. Le ricerche si sono concentrate su Pizzolungo, Bonagia, Valderice. Una caccia all'uomo che vede impegnati agenti della polizia, carabinieri, agenti della polizia penitenziaria. 

Continuano anche le polemiche. 


In merito alla rocambolesca evasione del detenuto albanese dalla Casa Circondariale "San Giuliano" di Trapani si registra l’intervento di Armando Algozzino, S. Commissario nazionale della Uil Pubblica Amministrazione Polizia Penitenziaria, che sottolinea il depauperamento degli organici in atto, un fenomeno acutizzatosi a seguito della legge Madia e del riordino delle carriere.

“Ormai si lavora abitualmente con una spaventosa carenza di personale, la cui età media è sempre più alta – chiarisce Algozzino - e l’amministrazione non può continuare a ignorare, colpevolmente, la stanchezza dei poliziotti penitenziari, contro i quali nessun dito può essere puntato, e che semmai occorre ringraziare per l’elevatissima professionalità e dedizione”.

"L’evasione del detenuto dal carcere di Trapani evidenzia ciò che da tempo preoccupa la polizia penitenziaria, quella carenza di organico che impedisce la possibilità di svolgere in modo sereno e sicuro il proprio lavoro. Una situazione inaccettabile". Lo afferma Carolina Varchi, deputato nazionale di Fratelli d'Italia e capo gruppo in commissione giustizia. "Anche la soppressione delle motovedette che certamente rispondeva anche alla necessità di maggiore sicurezza è stata un errore, fatto dal governo Renzi e portato avanti dall'attuale governo in modo acritico. Presenterò una interrogazione al ministro Bonafede per capire come intende procedere sulla questione che riguarda gli organici della Polizia penitenziaria, quali sono le strategie e gli investimenti del governo sul sistema penitenziario italiano e qual è lo stato dei provvedimenti che dovevano assumersi, primo fra tutti dei protocolli affinché i detenuti stranieri scontino la pena nei loro Paesi d'origine", conclude Varchi.