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03/09/2019 06:00:00

Trapani, le liti e minacce tra animalisti. Parla Danilo Catania: "Vado per la mia strada"

 Di cose da dire il presidente dell'associazione Guardie per l'ambiente di Trapani, finito nell'occhio del ciclone per presunte minacce rivolte ad un collega, ne avrebbe tante. Forse troppe.

Per il momento, però, Danilo Catania si limita a fare delle precisazione perchè "determinate vicende - rimarca più volte - vanno affrontate nelle sedi opportune". Ecco allora le sue puntualizzazioni, snoccialate alla presenza del suo vice Vincenzo Ferlito. "Al di là del clamore mediatico suscitato da qualcuno, - dichiara - con il Comune di Trapani non è successo niente. Dall'Amministrazione, infatti, ho soltanto ricevuto un avviso di revoca della convenzione in attesa che io faccia chiarezza su quanto accaduto con l'associazione Nazionale e in questa direzione ho già presentato le mie memorie".


L'attività di volontariato - perchè di questo si tratta alla luce dei dati che esibisce Catania - dell'associazione Guardie per l'ambiente inizia nel 2016 "quando il comandante della polizia municipale Biagio De Lio - afferma il presidente - mi chiama per occuparmi del recupero degli animali feriti". Due anni dopo arriva la stipula della convenzione con il Comune. Convenzione oggi in discussione per i recenti accadimenti. Catania, però, affila le armi: "In caso di revoca io andrò avanti lo stesso". Poi si toglie un altro sassolino dalla scarpa: "Io con il Nazionale non ho nessun legame e nessun vincolo e di conseguenza non può farmi chiudere la sede.  Mi spiego meglio. Sono un affiliato che ogni anno paga una quota associativa, ma per poter operare a livello locale devo essere riconosciuto dalla Regione siciliana. Io ed il Nazionale, infatti, siamo due diverse persone giuridiche".

"Se ti intrometti ancora ti spezzo le gambe". Sarebbe questa la minaccia che Danilo Catania avrebbe rivolto a Baldo Ferlito volontario della Lega del cane. Una vicenda che ha suscitato la dura presa di posizione di Enrico Rizzi responsabile del Nucleo operativo italiano tutela animali che ha chiesto al prefetto di Trapani "l'immediata revoca del decreto di polizia giudiziaria a Danilo Catania, nonchè la revoca della convenzione che il Comune ha stipulato con le Guardie per l'ambiente". Ieri pomeriggio Danilo Catania ha fatto sentire la propria voce, rispondendo anche al presidente nazionale che lo aveva scaricato, prendendo le distanze