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14/12/2019 06:00:00

Trapani, per la Colombaia è tutto da rifare. Gara annullata, si riparte da zero

 Tutto da rifare. Non c'è stata alcuna aggiudicazione della gara per il restauro e il recupero della Colombaia, il Castello a Mare di Trapani. Una vicenda molto singolare, dato che questa estate il gruppo Seidita e i suoi progettisti avevano annunciato di aver, di fatto, vinto la gara, unica nel suo genere. Il Rup, il Responsabile Unico del Procedimento, Luigi Biondo, aveva cercato di raffreddare gli entusiami. E in effetti tanto torto non aveva. Nel corso dell'ultima seduta, la commissiona di gara ha escluso pure il gruppo Seidita, che era l'unico rimasto rispetto ai tre iniziali concorrenti, e quindi, di fatto, ha annullato la gara. L'annullamento non è ufficiale, si aspetta prima la dichiarazione dello stesso Biondo, oggi direttore del Museo Riso di Palermo, che prenderà atto del verbale che azzera i partecipanti.

Ma come mai si è passati dai festeggiamenti, con tanto di interviste e dichiarazioni, all'annullamento? E' tutto un po' strano. Il fatto è che il progetto del gruppo Seidita non è stato ritenuto conforme alle prescrizioni del capitolato della gara d'appalto. Ma come? Prima si dice che va bene e poi non va più bene? L'inghippo nasce, nella progettazione, da alcune suite che erano state collocate dentro la torre, la parte antica del monumento. Ebbene, nel capitolato era previsto, chiaramente, che la parte centrale e antica della Colombaia non potesse essere adibita alla realizzazione di suite o residence. E questa prescrizione pare (sono tutte informazioni non ufficiali apprese da Tp24) non si stata rispettata. Quindi è intervenuta la Soprintendenza ai Beni Culturali di Trapani che ha ritenuto il progetto che stava per vincere in realtà come non congruo. 

Pertanto, il progetto è stato escluso. Tutto da rifare. Punto e a capo. 

E adesso cosa succede? Al di là di eventuali ricorsi della Seidita, dicevamo, si aspetta l'ufficialità dell'esclusione. Dopodichè la gara verra annullata, o meglio chiusa per mancanza di offerte adeguate, e verrà riemesso il bando, partendo da zero. E' probabile che i criteri cambieranno, e saranno pù specifici, proprio per evitare a questi equivoci che hanno portato ad una clamorosa smentita di una vittoria già sbandierata, e ad una ulteriore perdita di tempo per un monumento che è molto caro a Trapani e alla sua storia. 

Alta 32 metri, composta da quattro piani sovrapposti, la Colombaia è uno dei migliori esempi di architettura militare in Sicilia. La gara che la riguarda è una procedura aperta che è la prima che si fa in Italia per la concessione di un monumento di questo tipo.   La durata della concessione va da un minimo di 6 anni ad un massimo di 50. Non è prevista una base d'asta. Vince, insomma, chi fa il miglior progetto e offre di più.

La gara per l'affidamento e la concessione dela Colombaia di Trapani si è svolta  in tre fasi. Sono state svolte le prime due, quella amministrativa, e quella sulla qualità tecnica della proposta dell'unico gruppo rimasto in gara. Doveva essere in corso la terza, ovvero quella che riguarda la parte economica, ma poi, a sorpresa, come abbiamo scritto, la commissione di gara ha ritenuto non congrua dal punto di vista tecnico la proposta.