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15/01/2020 06:00:00

Sicilia, crollo Pd. Il tesseramento è andato malissimo. I nomi per la segreteria

Chiusa la fase del tesseramento del Pd in Sicilia ci si è resi conto che le tessere fatte sono numericamente inferiori rispetto a quelle del passato.

In tutta la Regione ci sono 27 mila tessere in meno, il dato definitivo è di 13 mila in tutta la Sicilia. Una differenza che ha reso il dato preciso di cosa fosse il partito, una farsa.


I precedenti tesseramenti erano operazioni di apparato volte ad occupare segreterie con segretari diventati tali in un congresso che finiva quasi sempre con una “acclamazione”.

Storie di un Pd che ha raccontato come si è incartato su una politica che non ha saputo dare risposte al territorio, che non ha saputo dare immediata contezza dell’esserci dopo avere vinto una competizione elettorale.

I deputati spesso si sono nascosti, non hanno più sfiorato i territori per appurare criticità, per ascoltare i cittadini.
Cosa indica questo dato calante? Intanto che il partito vive una fase di crisi dalla quale non è ancora uscito, il tesseramento online non lascia margini all’acquisto di pacchetti di tessere ed è stato difficile anche per un anziano rinnovare la tessera visto che bisognava avere una mail e una carta di credito.

Siamo sicuri che le tessere non siano sempre sotto il controllo dei potenti di turno? Chi può garantire?
In tutta la provincia di Trapani sono circa 1000 le tessere fatte, Marsala poco meno di 50.

Il commissario regionale parla di una vittoria ma anche di una riflessione, c’è una ammissione di colpa implicita quando si parla di un tesseramento gonfiato del passato, chi le faceva le tessere? I marziani? Erano sempre i deputati presenti sui territori.

Crolla il dato di Palermo, appena 1300 tessere, vola Catania.
Palermo rimane orfano del gruppo di Davide Faraone e dei consiglieri comunali che hanno formato il gruppo di Italia Viva ma vanta due deputati regionali, Peppino Lupo e Antonello Cracolici.

Adesso si manderà avanti la fase congressuale, i primi congressi riguarderanno i circoli comunali e provinciali e poi si passerà al congresso regionale.

Molti deputati regionali, tra cui Baldo Gucciardi, sono per svolgere le primarie aperte ai gazebo, tuttavia lo Statuto del partito all’articolo 21 dice che il segretario regionale viene eletto dagli iscritti al partito con voto segreto.

Chi sono i candidati alla guida della segreteria di via Bentivegna? C’è chi rilancia Teresa Piccione, di certo ci sarà Antonio Ferrante che ha lanciato la sua di candidatura e che sfiderà possibilmente il catanese Antony Barbagallo vicinissimo a Losacco.