Quantcast
×
 
 
26/01/2020 06:00:00

San Vito Lo Capo, la società "Marina Bay" ci riprova. E' pronta a ripresentare il progetto

 Continua a tenere banco a San Vito Lo Capo la vicenda della realizzazione del porticciolo turistico della società Marina Bay.

Quando sembrava scongiurato il pericolo di cementificare una buona parte della baia di San Vito, la società torna alla carica e ci riprova. Il 16 gennaio scorso i suoi i rappresentanti hanno incontrato l’amministrazione comunale comunicando l’intenzione di riprendere l’iter procedurale del quale aveva richiesto il rinvio nel luglio 2019.

 Il Sindaco Peraino ha risposto di avere accordato la sospensione della conferenza dei servizi, fissata per il 14 agosto scorso, in quanto la stessa Società aveva deciso di produrre un nuovo progetto, dato che quello inizialmente proposto aveva già ricevuto parere contrario dall’intera Amministrazione, comunale. "La ripresa dell’iter – afferma il sindaco - potrà avvenire solo dopo la consegna del nuovo Masterplan progettuale preannunciato".

La società a sua volta afferma che a breve consegnerà il Masterplan progettuale e il Sindaco che renderà pubblico il nuovo progetto  una volta consegnato. Secondo l’Amministrazione comunale infatti nessuna valutazione di un progetto così grande può prescindere dal coinvolgimento della collettività e degli operatori e di tutti del territorio. Il progetto sarà prioritariamente sottoposto ai rappresentanti dei gruppi consiliari e successivamente all’intera comunità.

In replica al comunicato del sindaco e sulla possibilità di riapertura dell’iter, è intervenuto duramente il Comitato “No Marina Bay” che ha affermato in una nota come non ci sia nessuna novità in ciò che è stato detto dal Sindaco Giuseppe Peraino. I responsabili del comitato scrivono che il primo cittadino ha ribadito ciò che loro sostengono da sempre e cioè: “Il progetto della Marina Bay non è mai stato ritirato né bloccato. Esiste, verrà modificato (come?) e costituisce la minaccia concreta di cui abbiamo paura da sempre; la società Marina Bay non ha mai incassato il No ufficiale che la nostra amministrazione avrebbe dovuto darle adottando la delibera di consiglio del 01 Febbraio 2018 e mettendo fine alla tragica vicenda; la società Marina Bay, non avendo ottenuto il NO unanime dettato dal Consiglio Comunale, bensì i "Miti Consigli" dichiarati dal Sindaco, intende oggi proseguire l'iter pendente del quale aveva richiesto (ed ottenuto) la sospensione".

“Davvero dobbiamo credere che i professionisti della Marina Bay – si chiede il Comitato - abbiano percorso oltre 100 chilometri, per più di un incontro, solo per informare il nostro Sindaco che a breve verrà presentato il masterplan? Quale è stato il contenuto dei ripetuti incontri? Sono state date delle direttive sulla base delle quali rimodulare l'esistente progetto? No, la nostra intelligenza non verrà mortificata”.

Ed è anche polemica tra il comitato “No Marina Bay” che ha replicato ad un articolo scritto sul settimanale trapanese Social.
Abbiamo sempre denunciato il timore di vedere una delle spiagge più belle d'Italia, aggredite dal cemento. Adesso abbiamo il dovere di denunciare di essere noi vittima del “mascariamento”, da un articolo pubblicato su un noto settimanale trapanese e non firmato, - scrivono i responsabili del comitato -".

"Nel pezzo lungo tre pagine si parla di "comunità-popolazione che ha affittato, spesso in nero, - continua il comitato - case, appartamenti e quant'altro e che più di recente s'è scoperta operatrice turistica specializzata in bed and breakfast". Ancora l'autore, riferendosi alla difesa del territorio posta in essere da questo Comitato e da altri attori sociali intervenuti in questi mesi, la descrive come "tentativo di difendere lo status quo che, a parole, in tanti vogliono cambiare appellandosi allo sviluppo sostenibile, alla crescita consapevole, e che invece difendono a tutti costi perché ritengono di esserne primi beneficiari e protagonisti. Tutto ciò senza citare alcun dato a supporto. Tali affermazioni sembrano essere figlie della folle paura che il nostro movimento è in grado di incutere nelle menti più retrograde, proprio in quelle menti così ancorate al passato che oggi, nel difendere lo status quo che garantisce loro benefici e protagonismo, azionano la macchina del sensazionalismo per annientare il pericolo di un futuro sostenibile e pulito a 360°. In fondo, quindi - conclude il comitato No Marina Bay - l'attacco del settimanale trapanese ci rassicura e rincuora sul fatto che l'itinerario è corretto, e che le corde sono quelle giuste".

Il progetto Marina Bay e i tanti dubbi -  La Società Marina Bay S.r.L. ha presentato all’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente la richiesta di concessione demaniale marittima, per la durata di 48 anni, per il completamento, realizzazione e gestione di una struttura portuale turistica a San Vito Lo Capo per un totale di mq 114.986,73, suddivisi in 63.431,63 mq di specchio acqueo e 42.838,23 mq di area demaniale marittima e mq 8.716,87 di area demaniale comunale. Il giorno 09/01/2018, l’Assessorato aveva reso noto al Comune di San Vito Lo Capo la richiesta della Società Marina Bay. Il Comune però ha ricevuto la relativa documentazione soltanto dopo oltre un anno dall’istanza di concessione.- Marina Bay è una società creata ad hoc nel 2017 per realizzare questo progetto grazie alla legge Burlando. Una legge che consente la concessione per lunghi periodi di aree demaniali per realizzare opere di pubblica utilità. Un po' come la MYR, per il nuovo porto di Marsala.  Il progetto di San Vito Lo Capo da 40 milioni di euro è stato presentato da una società con capitale sociale di 50 mila euro.