Mazara e Mussomeli sono i comuni siciliani dove sono state uccise tre donne nel giro di poche ore la scorsa settimana. Nel 2019 sono state registrati otto casi di femminidio. Il primo il 7 marzo 2019. A Messina è stata uccisa Alessandra Immacolata Musarra di 29 anni, ammazzata di botte dal fidanzato Christian Ioppolo, 26 anni, nella sua abitazione di Santa Lucia sopra Contesse.
A Catenanuova è Loredana Calì, 40 anni uccsa dall'ex marito, Filippo Marraro che dopo il delitto ha chiamato i carabinieri. Sposati da 15 anni, si erano lasciati in estate ed erano in fase di separazione. La coppia aveva due figli.
A Palermo Elvira Bruno, 53 anni è stata strangolata dal marito in una casa nei pressi della stazione Notarbartolo. Il marito, Moncef Naili, di 54 anni dopo l'omicidio, ha confessato alla polizia.
A Ragusa il 42enne Simone Cosentino, assistente capo della Polizia di Stato, uccide la moglie Alice Bredice, torinese di 33 anni e poi si toglie la vita. In casa c'erano le due figlie di 6 e 7 anni, rimaste illese.
E' Anna Scavo, 36 anni, la donna uccisa a Carini dall'ex marito con un taglierino in un negozio di calzature a Carini. Il 7 ottobre a Martinengo, in provincia di Bergamo, Zinaide Solonari è stata uccisa da Maurizio Quattrocchi, 47 anni, originario di Mazzarino. A scatenare la furia omicida la gelosia. Il 19 ottobre, Roberto Lo Coco, 28 anni, strangola la moglie Giulia Lazzari di 23 anni, che muore dopo 9 giorni: «Nessuno ti amerà così», scrive su Fb prima di ucciderla.
Il 23 novembre, Ana Maria Lacrimioara Di Piazza, 30 anni, di Giardinello, è accoltellata e uccisa da Antonino Borgia, 51 anni, un imprenditore di Partinico con il quale la vittima aveva una relazione. Si è sentito minacciato dal fatto che la donna rivelasse di attendere un figlio da lui.