Quantcast
×
 
 
16/02/2020 06:00:00

Donne, adesso vi spiano anche dentro ai cessi

La notizia è di quelle che, oltre a lasciare di stucco, fanno anche uscire dai gangheri e tremare dalla rabbia.

A Borgetto, paesone di settemila e trecento anime adagiato in una conca non lontano da Palermo, è accaduto un fatto strano. Casualmente, due giorni fa, all'interno degli uffici del Comune, qualcuno – non sappiamo chi, ma è facile supporre si trattasse di un'addetta alle pulizie – ha scoperto una specie di minuscolo “bottone” appiccicato e nascosto con cura sotto la cassetta dello scarico del bagno delle donne. Incuriosita, lo ha staccato e lo ha sottoposto all'osservazione di qualche impiegato comunale più esperto di lei in fatto di marchingegni arcani. E che cos'era? Nientemeno che una microcamera di ultima generazione. Un aggeggino diabolico, capace di attivarsi grazie a un sensore di movimento, e quindi di filmare e immagazzinare in memoria con precisione estrema ogni oggetto che avesse avuto la malaugurata idea di passargli davanti. E di quali oggetti si potesse trattare in questo caso, dato che l'occhio spione era puntato in direzione del water, non è affatto difficile farsi un'idea.

A questo punto, in Comune, s'è scatenato il panico tra le donne. Apriti cielo! La via dell'inferno è lastricata di videocamere, si sa. E in casi come questo l'inferno ha un nome ben preciso: la rete internet. O ancor meglio, cioè ancor peggio: i siti pornografici del web. Sì, perché, anche se un cervello normale può stentare a crederlo, in questo porco mondo – è il caso di dirlo – c'è gente depravata al punto da eccitarsi nell'osservare le scene meno nobili e raffinate della fisiologia umana quotidiana. Il tutto, grazie all'opera di gente capace di organizzare nei re-cessi più oscuri del porno on-line apposite gallerie di clip dedicate a quegli atti. Capace di violare l'intimità delle donne fino ai livelli più estremi. Capace quindi di violentare moralmente quelle donne a loro totale insaputa, esponendole al ludibrio di una folla anonima di subumani malati di libidine deviata.

Il cronista di “Repubblica” Francesco Patanè, che ieri ha raccontato questa storia sulle pagine locali del suo giornale, ha aggiunto alla cronaca della scoperta fatta a Borgetto queste note agghiaccianti: “Gli inquirenti non escludono che la memoria della telecamera possa essere già stata scaricata e ci siano altri video. Non è il primo caso che si segnala in Italia negli ultimi mesi. Di solito questi apparecchi vengono montati per una sera nei bagni delle discoteche, per poche ore nei centri commerciali e nelle università. Ma è la prima volta che viene preso di mira il bagno di un municipio”.

Avete capito bene, amiche mie lettrici? Il fenomeno non è isolato: è diffuso e forse anche dilagante, non solo in Sicilia, ma in tutta Italia. Ora dovete stare attente anche a utilizzare i bagni pubblici, perché il rischio è che i vostri atti piccoli e grandi possano essere inquadrati e filmati da quei terribili “bottoncini”, e finire su internet, per la goduria e il sollazzo di un pubblico di maschi deficienti e bacati.

A margine di questa deplorevole – e francamente disgustosa – vicenda, potremmo anche perderci in considerazioni più ampie e profonde sul regime di “visibilità totale” che ormai, grazie a queste dannatissime tecnologie, l'umanità intera sta subendo a ritmo crescente e inesorabile da quando la rete ha preso il sopravvento sulle nostre esistenze, impadronendosi delle nostre anime, dei nostri desideri, delle nostre identità, e ora anche delle nostre chiappe. Più di due secoli fa il filosofo inglese Jeremy Bentham, che Dio lo perdoni, evidentemente reduce da un'epica sbornia di birra al doppio malto, formulò in un celebre libro la fantastica utopia del “Panopticon”, ossia il prototipo del sistema di controllo visivo universale sugli esseri umani. Profeta di sventura, Geremia di nome e di fatto, vieni a vedere come oggi quella tua folle idea si stia realizzando sulla pelle di noi tutti, nel bene e nel male, spaziando dai fini più elevati del controllo e della sicurezza sociale alle bassezze dei delitti e dei commerci più innominabili!

Oggi se tu, caro Bentham, potessi rivivere in questo mondo sciagurato, sono certo che ci penseresti due volte, prima di andare a scaricare la birra trangugiata nel bagno del tuo pub preferito. Trattenendoti con uno sforzo sovrumano, a passo lesto guadagneresti la via di casa, e con immensa gioia ti lasceresti andare tranquillo davanti al tuo benedetto, intimo e invisibile domestico wc!

Selinos