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19/04/2020 11:33:00

Trapani, l'umiliazione per chi deve fare la fila al supermercato con il buono spesa

 In fila davanti a un supermercato convenzionato per ritirare il buono-spesa. Una umiliazione che stanno subendo i trapanesi e che in città ha giù suscitato un vespaio di polemiche contro la gestione dell'emergenza povertà in città da parte del Sindaco Giacomo Tranchida e del Comune. 

Questa la nota dei consiglieri comunali Francesca Trapani e Chiara Cavallino: "Poveri due volte. In momenti concitati come questi, è facile prendere decisioni che non tengono conto degli aspetti negativi. Tra queste, indubbiamente, la scelta di questa amministrazione di non avvalersi di uffici o volontari per la consegna dei buoni spesa anche “Porta a porta”. Qualche tempo fa, abbiamo mostrato grande apertura a questa amministrazione e la stessa si è aperta a noi per un sano confronto, sia in termini di idee che di ricerca di soluzioni. Tuttavia, oggi abbiamo appreso da più cittadini una situazione inverosimile e che non possiamo tacere: una lunga fila in una cassa dedicata per tutti quei cittadini che devono ritirare la tessera per fare un po’ di spesa. Se avessero chiesto il nostro parere, non solo poiché membri di opposizione ma, soprattutto, perché i soggetti più vicini – sia in termini di fiducia a noi data sia per il ruolo ricoperto – ai cittadini, avremmo spiegato loro che nel 2020 è impensabile che la distribuzione dei buoni spesa avvenga all’interno dei supermercati. E’ mortificante, sia per noi che cerchiamo di difendere questa collettività che per coloro che, in un momento come questo, con grande umiltà si sono rivolti all’amministrazione e che oggi si ritrovano “sbandierati ai quattro venti”. Oggi questi sono stati i poveri due volte, senza un euro e senza privacy. Poveri e quindi costretti a elemosinare i buoni spesa di poche centinaia di euro per mangiare durante l’emergenza Covid-19 davanti a tutti e gestiti non in un ufficio preposto ma in pubblica piazza, e gestiti da alcuni discontinui del comune. Ci chiediamo come mai il Dirigente preposto non abbia deciso di predisporre, ad esempio, un front Office dedicato ed abbia invece optato per tale vergognosa situazione, oppure come mai l’Assessore permetta una simile mortificazione della dignità di tanti nostri cittadini. La nostra non vuole essere la solita solfa critica nei confronti di questa amministrazione. Piuttosto, un appello al buon senso, al buon senso del Dirigente dei Servizi Sociali, dell’Assessore con delega ai Servizi Sociali, di ogni membro della giunta e del Sindaco. Abbiate il buon senso di fermare questa ingiustizia sociale. Siamo dispiaciuti e chiediamo scusa ai tanti cittadini che oggi ci hanno contattate, chiediamo che queste pratiche vengano gestite negli uffici e nelle modalità consone quanto prima e che cose come questa non accadano mai più".

Sulla vicenda è intervenuta anche la consigliera comunale Anna Garuccio: "“Se l'amministrazione mi avesse interpellato non avrei acconsentito che si creassero doppie file ai supermercati per la spartizione dei buoni spesa, come dire che una fosse destinata ai benestanti e l'altra ai bisognosi. La sottoscritta non è stata interpellata infatti dall'amministrazione in questa fase di emergenza da covid19 per un consiglio, una proposta. È stata infatti sempre la sottoscritta che con solerzia, annullamento personale, senza considerare la mancanza di rispetto, i messaggi senza risposta, le offese, e non curante dei tempi, luoghi, trascurando tutto il resto, ha messo al primo posto i trapanesi presentando decine e decine di note propositive e interpellanze con atti di indirizzo all'amministrazione, senza altro volere in cambio, nemmeno la pretesa di una risposta. Amministrazione che nel frattempo ha creato un tavolo tecnico aperto a tutte le forze di opposizione, anche quello non rappresentate in Consiglio Comunale, escludendo in ogni modo e categoricamente da questo la sottoscritta, incurante dunque del ruolo che la stessa ricopre nella qualità di Consigliere Comunale, con gli stessi diritti degli altri colleghi, ma ancor più della formazione e sensibilità con cui la sottoscritta ha scelto di stare sempre vicino agli ultimi e a quanti avessero bisogno senza distinzione alcuna. Da chi era seduto a questo tavolo, non comprendo la critica odierna di un sistema di emergenza che fa acqua da tutte le parti a cui hanno però contribuito".

Garuccio chiede all'Amministrazione: "Misure di incremento del personale in supporto ai lavoratori dei Servizi Sociali, già impegnati quanto più nella selezione delle domande di bisogno pervenute e a cui altre se ne aggiungeranno. Si legge infatti dalle dichiarazioni del Sindaco della città, pubblicate sul sito ufficiale in data 16 aprile, che le richieste da selezionare ancora contano numero di 1337 su 2300. Per le famiglie che hanno subito la variazione del supermercato indicato tra quelli convenzionati per mero ritardo della amministrazione, la modifica, ovvero l'integrazione del centro commerciale indicato in origine, secondo le prerogative di vicinanza indicate dai DPCM. La distribuzione dei buoni spesa da parte dei Servizi Sociali nei confronti degli intestatari delle domande selezionate a seguire. La costituzione di una Cabina di regia, insieme ai sindacati alla rete del volontariato e associazioni, dedicata alla gestione dell’emergenza coronavirus per i senza fissa dimora, per il loro bene e quello di tutta la comunità. La risoluzione concreta e immediata che consenta di garantire a tutte le persone, senza distinzione alcuna, le medesime tutele previste dai provvedimenti per contenere il contagio da covid19".

Ed ancora: "Di reperire strutture adeguate alla quarantena pre ricovero o di rientro, o attraverso la sistemazione di immobili adeguati alla situazione quale potrebbe essere il Serraino Vulpitta. La creazione di dormitori utili a quanti, impossibilitati al pagamento del canone di affitto, e non idonei a voucher emessi dal Comune di appartenenza, abbiamo l'esigenza di un tetto sotto cui dormire, evitando pertanto l'incremento del fenomeno del vagabondaggio".



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