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08/05/2020 06:00:00

Coronavirus, scendono ancora i contagi. Brusaferro: "Siamo ancora in fase epidemica"

 Sono 89.624 i malati di coronavirus in Italia, in calo rispetto a ieri di 1.904. Nella giornata di ieri la diminuzione era stata di 6.939. Continuano invece ad aumentare le vittime, sono 29.958 dall'inizio dell'emergenza in Italia, con un incremento di 274 in un giorno.

I DATI - Ieri l'aumento era stato di 369. Sono questi i dati sull'epidemia di Coronavirus in Italia comunicati dalla Protezione Civile. Balzo in avanti dei guariti: sono 96.276 i guariti dal coronavirus, con un incremento di 3.031 rispetto a ieri. Mercoledì i pazienti dimessi e guariti erano oltre ottomila. Diminuisce ormai costantemete il numero ricoverati in terapia intensiva per coronavirus: sono 1.311 i pazienti ad oggi nei reparti, 22 in meno rispetto a ieri. In Lombardia sono 480, lo stesso numero di ieri. Le persone ricoverate con sintomi sono invece 15.174, con un decremento di 595 rispetto a ieri. Infine, sono 73.139 le persone in isolamento domiciliare, 1.285 in meno rispetto a ieri. Più del 50% del totale dei nuovi contagiati dal coronavirus si trova in Lombardia.

In Lombardia 720 nuovi contagi - Dai dati della Protezione Civile emerge che l'incremento giornaliero dei contagi è di 1.401: di questi 720 sono in Lombardia. Un dato costante da 3 giorni. Lombardia, con Marche e Valle d'Aosta, sono anche le uniche regioni che non fanno segnare un calo degli attualmente positivi. Le Marche hanno 11 malati in più, la Valle d'Aosta 3 e la Lombardia 262. Tutte le altre regioni del nord sono invece in calo. E sempre in Lombardia si registra inoltre quasi il 50% delle vittime delle ultime 24 ore: 134 su 274.

763 provvedimenti contro il Coronavirus - Il 22 gennaio 2019 una circolare del ministero della Salute dal titolo "Polmonite da nuovo Coronavirus (2019 n-cov) in Cina", apriva la "fabbrica delle norme" che ha contraddistinto questo lunghissimo periodo di emergenza sanitaria. 100 giorni che hanno visto una mole incredibile di provvedimenti, decreti, norme, ordinanze, circolari e i famosi Dpcm del presidente del consiglio. In totale sono 763 i provvedimenti emanati da governo, commissari straordinari e governatori e rimaniamo in attesa del maxi decreto, annunciato a Pasqua e più volte rinviato, che contiene la somma di 55miliardi di euro di aiuti. I vari atti sono così suddivisi: 224 governativi e tra questi 9 decreti legge e 13 Dpcm. 539 sono, invece, gli atti regionali. A guidare la classifica delle Regioni più produttive di ordinanze, l'Abruzzo con 55 e poi la Toscana con 50. Ne hanno fatto un uso molto più limitato, invece, la Regione più colpita dal Coronavirus, la Lombardia, con il presidente Fontana che ha emanato "appena" 11 provvedimenti e la Regione Piemonte con il governatore Alberto Cirio fermo a 15. A metà strada invece la Calabria con 37 provvedimenti, di cui uno finito sotto i riflettori, quando la governatrice Jole Santelli voleva riaprire prima bar e ristoranti, e contro il quale il Governo ha presentato ricorso al Tar. Oltre alle tantissime norme, in questi cento giorni c'è stato anche il ricorso alle task force di esperti, nominati sia dal governo centrale che dalle regioni. Sono in totale 1460 tra strutture e incarichi.

BORRELLI, MONITORIAMO LA POSSIBILE RIPARTENZA DEL VIRUS - "C'è in corso un attento monitoraggio. Ed è previsto un inasprimento delle misure di contenimento in caso di fenomeni che dovessero rimarcare la ripartenza del virus". Così il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha risposto in Commissione Affari Costituzionali a chi gli chiedeva quali potessero essere gli sviluppi della Fase 2. Misure che, ha aggiunto Borrelli, "con i giusti comportamenti, tutti ci auguriamo che vengano limitate al massimo e annullate". "Su tamponi e test non posso dare elementi, attengono al contenimento del virus. La carenza di tamponi è stata evidenziata verso fine marzo, ora non c'è più. La politica sui tamponi? Ci sono i criteri indicati fin dall' inizio dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e la circolare del 3 aprile del ministero della Salute, che ha la responsabilità della prevenzione. I tamponi vanno fatti con priorità a sanitari, pazienti ospedalizzati e a coloro i quali hanno sintomi". Così Angelo Borrelli in audizione .

MASCHERINE DISDETTE - Su 52 contratti per la fornitura di 354 milioni di mascherine, il Dipartimento della Protezione Civile ne ha annullati 13 per un totale di 37 milioni di dispositivi. Lo ha detto il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli in audizione in Commissione Affari Costituzionali sottolineando che fin dall'inizio dell'emergenza sono state riscontrare "notevoli difficoltà" per reperire i dispositivi. Da un lato, affermato Borrelli, "è mancata una produzione nazionale", dall'altro, "la situazione dell'epidemia nel mondo ha bloccato la possibilità per i paesi maggiormente produttori (India, Turchia, Cina in un primo momento, Russia, Romania) di esportare tali prodotti. A questo va aggiunta "l'improvvisa chiusura del traffico aereo internazionale" dopo la dichiarazione dell'Oms di pandemia, "tanto che il Governo ha impiegato i velivoli dell'Aeronautica militare". Dei 52 contratti - per un valore complessivo di oltre 354 milioni, 22 sono stati trasferiti al Commissario per l'emergenza Domenico Arcuri, per i quali risultano prestazioni ancora da esigere.

BRUSAFERRO (ISS) SIAMO ANCORA IN FASE EPIDEMICA - "Stiamo ancora in fase epidemica. Il fatto che la curva dei contagi sia decrescente è positivo ed è il frutto delle misure prese e dei comportamenti degli italiani. Ciò non toglie che abbiamo nuovi casi e che la circolazione del virus sia presente nel Paese, e questo deve portarci ad adottare tutte le misure necessarie". Lo ha detto Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss), in audizione in Commissione Affari sociali della Camera. "I dati mostrano che la percentuale di immuni è ancora molto bassa", ha detto Brusaferro. Anche se è diversa tra le diverse aree del paese, "globalmente siamo molto lontani dal 70% necessario alla soglia dell'immunità di gregge". L'obiettivo "è contenere il virus, non siamo ancora in grado di immaginare un'eradicazione, che sarà possibile solo con il vaccino". "Oggi si fanno circa 70.000 tamponi al giorno, numero che crescerà nelle prossime settimane ma inizialmente era molto più basso", ha aggiunto Brusaferro. Ad oggi "i tamponi sono l'unico metodo per individuare l'rna virale. Ma una persona oggi negativa può esser domani positiva, e viceversa". La Fase 2, ha spiegato il presidente dell'Iss, sarà "basata su tre gambe: la prima è il monitoraggio a livello nazionale e regionale per intercettare focolai, la seconda è garantire strutture per far fronte alle esigenze delle persone affette da Covid". Infine vanno "garantiti tutti i servizi sanitari che nella fase 1 sono stati sospesi o limitati" ma "necessari a rispondere al bisogno di salute della popolazione".

RENZI VOGLIONO SOVIETIZZARE AZIENDE - "In tempi di crisi in tutto il mondo gli Stati danno soldi alle imprese per ripartire: prestiti o contributi a fondo perduto. Solo in Italia qualcuno chiede che lo Stato in cambio abbia posti in Consiglio d'Amministrazione. Noi siamo contrari. Sovietizzare l'Italia? No grazie". Lo scrive su Twitter il leader di Iv Matteo Renzi commentando la proposta del Dem Andrea Orlando di un ruolo dello stato nei cda delle aziende.