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25/05/2020 06:00:00

Coronavirus: diminiuscono malati e decessi (50) in 24 ore. Le linee guide dell'UE per volare 

 Sono 50 le vittime del coronavirus nelle ultime 24 ore in Italia. I morti salgono così a 32.785. Sabato l'aumento comlessivo era stato di 130 vittime. Il dato è stato reso noto dalla Protezione Civile.

Non è stato segnalato nessun decesso per Covid in Lombardia, che sarebbe per la prima volta dall'inizio dell'epidemia a febbraio, ma l'assenza di questo dato potrebbe essere causato dalla mancata trasmissione dei numeri dalla rete ospedaliera e dalle anagrafi dei Comuni. E' già capitato, in occasione di festività o fine settimane degli scorsi mesi, che i dati non fossero del tutto aggiornati e quelli mancanti siano stati aggiunti il giorno dopo. Per essere certi che si tratti di una così decisiva inversione di tendenza nel dato più lugubre e più lento a decrescere dell'epidemia in Lombardia (ieri si sono registrati +56 morti), occorre quindi attendere, per sicurezza, i dati di domani lunedi 25 maggio.

I DATI - In tutto sono 87.110 le persone contagiate in Lombardia dal Coronavirus, 285 i nuovi positivi in un giorno in cui sono stai processati 11.457 tamponi. I guariti e i dimessi sono saliti a 140.479 con un incremento rispetto a ieri di 1.639. Sabato l'aumento era stato di 2.120. I malati di covid-19 sono 56.594, 1.158 meno di sabato, quando il calo era stato di 1.570. Sono 229.858 i contagiati totali per il coronavirus in Italia, 531 più di sabato. Il dato comprende attualmente positivi, vittime e guariti. Sabato i l'incremento nazionale era stato di 669. I tamponi per il coronavirus effettuati finora in Italia sono arrivati a 3.447.012, ben 55.824 più di sabato. Sono invece 2.198.632 le persone finora sottoposte a test.

Lazio, 20 nuovi casi - "Oggi registriamo un dato di 20 casi positivi nelle ultime 24 ore e un trend a 0,2%. Il numero dei guariti nelle ultime 24 ore è cresciuto di 24 unità". Così l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato. "Proseguono le attività per i test sierologici agli operatori sanitari e delle forze dell'ordine - aggiunge D'Amato - l'obiettivo è quello di testare, tracciare e trattare". "I decessi sono stati 8 nelle ultime 24h, mentre continuano a crescere i guariti che sono arrivati a 3.374 totali e i tamponi totali eseguiti sono stati circa 234 mila" prosegue l'assessore.

Emilia Romagna, 45 nuovi casi e 8 morti - È di 45 nuovi contagiati (a fronte di 4.49 tamponi) e di otto morti il bilancio delle ultime 24 ore della lotta al Coronavirus in Emilia-Romagna. Secondo i dati diffusi dalla Regione, e aggiornati alle 12, ci sono due province, Ferrara e Rimini, dove non si sono registrati casi positivi. La maggioranza dei nuovi casi sono asintomatici, individuati grazie al test sierologico. Dall'inizio dell'epidemia si sono registrati 27.558 casi di positività, mentre i casi attivi sono scesi a 4.457, 113 in meno rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 83 (-1), i ricoverati negli altri reparti Covid 519 (-5). Gli otto decessi portano il totale a 4.055.

Zero contagi e decessi in Sardegna - Non si registrano nuove positività al virus Covid-19, i casi accertati in Sardegna dall'inizio dell'emergenza si attestano a 1.356. Invariati nelle ultime 24 ore anche i decessi: 129 in totale. È quanto rilevato dall'Unità di crisi regionale nell'ultimo aggiornamento. In totale nell'Isola sono stati eseguiti 50.796 test. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 54, di cui 3 in terapia intensiva, mentre 191 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 902 pazienti guariti (+43 rispetto al dato precedente), più altri 80 guariti clinicamente. Sul territorio, dei 1.356 casi positivi complessivamente accertati, 249 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari, 97 nel Sud Sardegna, 60 a Oristano, 79 a Nuoro, 871 a Sassari.

Test sierologici - Capire quante persone in Italia hanno sviluppato gli anticorpi al Coronavirus, anche in assenza di sintomi, stimare dimensioni e estensione dell'infezione nella popolazione e descriverne la frequenza in relazione ad alcuni fattori quali sesso, età, regione di appartenenza, attività economica. Questo al fine di indirizzare politiche a livello nazionale o regionale e per modulare le misure di contenimento del contagio. Parte lunedì 25 maggio la vasta indagine epidemiologica su scala nazionale attraverso test sierologici su un campione di 150 mila persone distribuite in duemila comuni italiani. L'indagine è firmata ministero della Salute e Istat, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana che con i suoi volontari arriverà alle persone scelte per la campionatura. L'adesione è volontaria e i test sono gratuiti.

Lamorgese: 'Subito fondi agli italiani o c'è rischio rabbia' - "Dobbiamo essere rapidi nell'erogazione dei contributi, della cassa integrazione; i cittadini devono poter comprare generi di prima necessità. Dobbiamo evitare assolutamente il rischio che il senso di responsabilità dimostrato finora di trasformi in rabbia". Così la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese a 'Che tempo che fa', su Rai 2.

"Liberi tutti" da nord a sud -  L'imperativo degli italiani, ragazzi e famiglie, amici e parenti, è stato quello di tornare a mordere la vita all'aria aperta. Al mare, in montagna - dove non sono mancati gli incidenti, con quattro vittime in Piemonte e Lombardia - di giorno e di notte, quando i luoghi della movida sono stati presi d'assalto dai giovani e gli assembramenti non sono mancati - a Napoli migliaia di persone si sono riversate sul lungomare fino alle quattro del mattino bloccando il traffico - tanto che i sindaci hanno già minacciato di essere pronti a nuove chiusure. Insomma, un vero 'liberi tutti', che le forze di polizia hanno monitorato da vicino, ma senza pugno di ferro. Il Viminale però avverte: non è finita, serve molta attenzione o tornerà la pandemia. Un appello che il ministro Lamorgese rivolge soprattutto ai ragazzi: "Avere restituito la libertà di uscire può aver indotto a pensare che sia tutto superato, ma così non è. E' opportuno lanciare un messaggio ai giovani: se dovesse tornare l'epidemia sarebbe un fallimento per il Paese. Supereremo questa emergenza solo se operiamo tutti con grande senso di responsabilità". "Siamo ancora in una fase molto pericolosa", aggiunge il viceministro Matteo Mauri. I governatori di Lombardia e Campania ribadiscono la linea della fermezza: "Chiedo ai sindaci - afferma Attilio Fontana - rigore per punire non i gestori dei locali, ma i clienti che dimostrano poco rispetto anche nei loro confronti". "Lo Stato ha il dovere di imporre il rispetto delle regole e di garantire le norme di sicurezza", tuona Vincenzo De Luca. Nel complesso, comunque, eccetto i casi del capoluogo campano e di Milano, che ha esagerato con aperitivi troppo affollati, o di Bergamo, Brescia e Perugia dove gli assembramenti hanno superato il limite del buon senso e delle regole, la maggior parte delle persone si è comportata con assennatezza e le multe sono state contenute.

Coronavirus nel mondo - La pandemia di coronavirus continua a galoppare, come dimostra l'inquietante numero tondo di vittime negli Stati Uniti, quasi centomila. La novità è che sta prendendo un'altra direzione, virando a sud del mondo, con una crescita record del Brasile che fa dell'America Latina il nuovo epicentro. Sale la febbre anche in Africa mentre in Cina, dove tutto è cominciato, per la prima volta si registrano zero nuovi infettati. L'Europa, in via di lenta guarigione, ha comunque sfondato il tetto dei 2 milioni di positivi. Intanto i contagi da coronavirus nel mondo hanno superato i 5,3 milioni mentre i decessi sono più di 342 mila secondo il consueto aggiornamento della Johns Hopkins sull'andamento della pandemia. Per quanto riguarda i decessi il Paese con il maggior numero restano gli Usa con quasi 100 mila vittime (97.087), seguiti dal Regno Unito (36.757). Stati Uniti al primo posto anche per il numero dei contagi (oltre 1,62 milioni), seguiti dal Brasile (347 mila) e dalla Russia (344 mila).

LINEE GUIDA UNIONE EUROPEA PER VOLARE - Mantenere il distanziamento fisico di 1 metro e mezzo ovunque possibile, indossare una mascherina medica in aeroporto e sugli aerei per proteggere gli altri passeggeri, praticare uno scrupoloso e frequente lavaggio delle mani. Sono alcune delle raccomandazioni contenute nelle linee guida messe a punto dall'Agenzia europa per la sicurezza dell'aviazione (Easa) insieme al Centro europeo per la prevenzion e il controllo delle malattie (Ecdc), su incarico della Commissione Ue, per assicurare la sicurezza dei viaggiatori e del personale sugli aerei in vista del ritorno alla regolarità dei voli sugli aerei dopo le forti restrizioni per l'emergenza Coronavirus. Le linee guida prendono in considerazione tutte le fasi del viaggio del passeggero, specificando le azioni o le misure da prendere, da prima di arrivare all'aeroporto all'imbarco fino alla destinazione finale. Una sezione separata è invece dedicata alla sicurezza del volo per i membri dell'equipaggio. Per quando riguarda la mascherina, il documento ne raccomanda l'utilizzo per tutti negli aeroporti e sugli aerei dal momento in cui entrano nel terminal di partenza fino a quello di arrivo (si ricorda anche che va cambiata ogni 4 ore): esenzioni sono previste per i bambini sotto i 6 anni e per specifici motivi medici. Sugli aerei, oltre alle altre misure di sicurezza e igiene, dove reso possibile dalla quantità di passeggeri, configurazione della cabina e requisiti di massa e bilanciamento, le compagnie devono garantire "nella misura in cui è possibile, il distanziamento fisico tra i passeggeri". I membri della stessa famiglia o le persone conviventi che viaggiano insieme "possono sedesi vicine".