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05/06/2020 06:00:00

Marsala 2020: le mosse di Grillo, la Lega allo sfascio. Il punto sulle candidature

Tanti i movimenti a Marsala per la campagna elettorale, si andrà alle urne a settembre oppure i primi di ottobre, non c’è ancora una data certa ma il periodo è quello.


E’ di mercoledì sera un post di Massimo Grillo con il quale ha voluto scuotere gli animi della politica cittadina. Una lunga disamina di quella che è stata e che deve essere, secondo lui, la politica in città: una guida autorevole, una certezza di programmi con la capacità di sapere affrontare i problemi e le difficoltà che il Covid-19 ha lasciato, soprattutto in ordine alla crisi economica.


Grillo lascia la porta socchiusa e lancia tra le righe una sfida
, in buona sostanza dice di non essere candidato ufficialmente ma di essere l’espressione di una coalizione che si è stretta attorno a lui e che ha espresso la volontà chiara che sia lui il naturale candidato.
In un post iniziale, fatto girare come ufficiale e non da Grillo, si citavano due nomi, due outsider, che al momento agitano la politica locale: Renzo Carini e Salvatore Ombra. Poi nel post pubblicato e modificato i due nomi non vengono più indicati.


Grillo con quel post cerca di stanare eventuali avversari o personalità che legittimamente ambiscono al governo della città.
Il fatto è che altri soggetti non hanno la copertura politica locale e regionale che ha saputo costruire Grillo, che in pratica ha chiuso accordi con mezzo mondo. 


Con quel post Grillo quindi fa due cose: da una parte lascia lo spazio a chi volesse di presentarsi come candidato e di elencare i programmi per la città, dall’altro lato fa sapere che lui una coalizione ce l’ha, coalizione che affonda le radici nel governo regionale.
Grillo compatterebbe tutto il centro destra? In parte si, poi c’è la Lega che sta vivendo un momento di declino: si è dimesso il commissario marsalese Mauro Plescia. La motivazione è strettamente elettorale, il ritardo insopportabile della scelta del candidato sindaco e quindi il vivacchiare nel limbo aspettando che Giulia Adamo venga assolta dall’accusa delle spese pazze all’ARS.


Plescia preferisce mollare la dirigenza del partito
: “Se si ha a cuore il futuro della nostra città si abbia il coraggio di prendere posizione subito!
Il futuro di Marsala non può rimanere al cappio di sentenze giudiziarie o accordi centralisti determinati nelle segrete stanze dell’assemblea regionale siciliana.
Che non avanzi pretese di decidere sul futuro della quinta città della Sicilia, chi non la vive e non ne conosce l’identità, le caratteristiche ed i bisogni”.

La Adamo potrebbe essere ancora in pista ma con Lega e Fratelli d’Italia, due liste che nella sostanza dei fatti non sarebbero nemmeno forti.
Ci sono altri nomi che circolano in questo momento, torna il nome di Renzo Carini che è stato corteggiato per molto tempo da diversi partiti politici. L’ex sindaco non è intenzionato a candidarsi alla guida della città, ma potrebbe essere parte di un progetto civico più ampio. 
Torna il nome di Salvatore Ombra che ha l'appoggio di tanta parte della società civile e, dal punto di vista politico, ha come primo sponsor la capogruppo dell’UDC all’ARS, Eleonora Lo Curto, ma non ha coperture regionali. Gli accordi politici elettorali presi dal presidente Musumeci e dalla sua giunta riguardano Massimo Grillo, tanto da schierarvi in appoggio una lista di Diventerà Bellissima.

Rumor sempre più insistenti indicano poi come candidato il sindaco uscente, Alberto Di Girolamo, in quota Pd (anche se lui si definisce, soltanto, sindaco “progressista”) e in continuità con l’azione amministrativa già intrapresa.
La candidatura di Di Girolamo potrebbe non essere perdente, i movimenti delle liste faranno la differenza.
Non ci si dimentichi del candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle Aldo Rodriquez.
Più candidature ci saranno e più sarà difficile raggiungere il 40% a primo turno, il ballottaggio risulta sempre una incognita perché i consiglieri non hanno quasi mai l’interesse mostrato in prima battuta.