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21/07/2020 06:00:00

Elezioni a Marsala. Giulia Adamo lancia la sfida. Grillo si candida. Di Girolamo aspetta

 Si è tenuta ieri la conferenza stampa del Partito del Popolo Siciliano che ha ufficializzato il sostegno alla candidatura di Giulia Adamo a sindaco di Marsala


Erano presenti i vertici del partito, dal coordinatore regionale Domenico Corrao a Vito Forbice della segreteria nazionale, presenti pure il coordinatore provinciale Paolo Marino e quello cittadino Luca Pantaleo.
Ampio sostegno alla candidata Adamo, dunque, ma Corrao non è entrato nel dettaglio del programma elettorale, semmai ha puntualizzato i punti cardine del partito, punti lanciati sullo schema nazionale e regionale.
Corrao dice di avere apprezzato la sensibilità della Adamo su molti temi che stanno a cuore al partito come, dicono, la mancata applicazione dello Statuto della Regione Siciliana.


Giulia Adamo ha una coalizione civica, sostiene la candidata, che non rispecchia la divisione in centrodestra e centrosinistra ma che è una amalgama di eccellenti professionisti che vogliono scendere in campo per la città.
In giunta, ha sottolineato, ci saranno esponenti giovani, professionalità che si rispecchiano sia nel centrodestra che nel centrosinistra.
La Adamo sostiene di volere dare una alternativa di voto ai cittadini di fronte al fallimento dell’amministrazione comunale uscente o all’accozzaglia di Massimo Grillo.


La città, ha sottolineato, non ha bisogno di uno scontro tra schieramenti politici: “Sia il centrodestra che il centrosinistra vanno rifondati, perché il centrosinistra è alle dipendenze di Salemi e il centrodestra alle dipendenze di Alcamo. Ci sono cose che mi fanno rabbrividire”.
La stessa aveva affermato con una nota stampa che "Non è il momento di battaglie ideologiche, almeno a Marsala. Di destra e di sinistra ne parleremo alle prossime politiche.  La città è nelle mani di una regia alcamese a destra e salemitana a sinistra. È inconcepibile. Abbiamo bisogno di passione per la cittá".

È stata tranciante verso i suoi competitor: “Massimo Grillo e il centrodestra che si mettono insieme per fare un programma, perché si candida allora se un programma non ce l’ha?”.
E sempre su Grillo la Adamo ha equiparato la sua coalizione all’invincibile armata che salpò per sconfiggere la Regina Elisabetta I e invece affondò appena uscì dal porto.
Le liste, insomma, ci sono anche se non è dato sapere quante sono. Di certo c’è la lista del Partito del popolo siciliano che ha, tra gli altri, l’obiettivo di riqualificare il consiglio comunale.
La candidata resterà in campo anche in caso di sentenza di condanna, che si attende per il 23 luglio alle ore 15, relativamente alla questione delle spese pazze all’ARS.

 

 


E nella giornata di ieri si è delineato il quadro delle alleanze anche per Massimo Grillo che dovrebbe avere 9 liste a supporto .

E proprio Grillo ieri ha ufficializzato la sua candidatura con una lunga lettera aperta.Nove liste. Un programma che presenterà nei prossimi giorni. Il “patto cittadino”. L'esclusione della Lega. Massimo Grillo ha sciolto la riserva e si candida, di nuovo, sindaco di Marsala. Lo fa con una lunga lettera in cui ripercorre le tappe della sua candidatura a sindaco, che era solo da ufficializzare

 
Ultimi step per la candidatura di Alberto Di Girolamo che dovrebbe essere ufficializzata entro la fine del mese, pare che scenderà in campo con il simbolo del Pd, forte anche del sostegno di Nicola Fici.


Certa anche la candidatura di Sebastiano Grasso, presidente dell’associazione Arcobaleno che sulla sua bacheca facebook si è lasciato andare ad uno sfogo: “Come accade in tutte le città, anche a Marsala,Trapani, Castelvetrano, Messina, Catania, Milano, Roma etc, lontano dalle elezioni, la politica dorme, tenendo i cittadini lontani da essa. Ma ad un certo punto, in occasione delle elezioni, sia esse Amministrative, Politiche, Regionali, ecco il Miracolo, il cittadino diventa importante, ed in questo preciso momento la vecchia politica esplode durante le elezioni, assillando, incalzando, lusingando il cittadino con promesse, fatte anche da persone prezzolate, arruolate per l'occasione, che potrebbero essere nostri cari amici e addirittura parenti, che proprio in questo momento, devono essere mandati a quel paese. Il cittadino, di fatto, durante le elezioni, anche con la complicità dei prezzolati di cui sopra, viene posto al centro dell’attenzione, non come elemento attivo nella costruzione di un destino politico comune e collettivo per il bene del territorio, ma come consumatore finale da attirare ed a cui vendere qualcosa. Elettori, per il bene Vostro e dei Vostri figli, riappropriatevi del Vostro diritto”.